Ruben Pang è nato nel 1990 a Singapore e a soli 26 anni vanta un corposo curriculum con partecipazioni selezionate ad esposizioni fra Asia ed Europa. Stella nascente del panorama internazionale contemporaneo, fino alla fine di gennaio è in mostra da Primo Marella Gallery di Milano con una personale dal titolo Zwitterion. Il titolo, molto curioso, si riferisce al termine Zwitterione, in chimica una molecola elettricamente neutra che tuttavia presenta al contempo cariche positive e negative localizzate, parola che in tedesco significa letteralmente ione ibrido, metaforicamente utilizzato qui a indicare le differenti pulsioni emotive che, positive e negative, si annidano nel profondo dell’inconscio umano e di cui le opere di Pang sostanzialmente parlano. Quasi debitore e affine a una poetica che affonda le sue radici in un surrealismo di matrice freudiana, Pang spinge l’osservatore a oltrepassare quella linea di sospensione fra figurazione e astrazione che le sue composizioni suggeriscono, andando al cuore di quell’ “umanità” celata nelle liquide figure che dipinge. Da una parte Pang attrae lo spettatore attraverso la forza espressiva dei colori vivaci, quasi metallici, delle vernici che utilizza, dall’altra, una volta catturato lo sguardo, impone una riflessione che si tramuta progressivamente in una lenta ma sorprendente, scoperta continua di dettagli; un processo che in alcuni dipinti ricorda e rimanda all’immaginario grottesco di Hieronymus Bosch. Lo sguardo al passato è al contempo, basilare nella poetica dell’artista di Singapore, e sempre presente, tanto è vero che la classicità rappresenta per lui un nodo fondamentale. Punto di partenza della sua ricerca è stato – come spesso egli stesso ha dichiarato – l´opera di Seneca dedicata alla Provvidenza, fatto cui ha innestato sperimentazioni sul versante tecnico, di una contemporaneità disarmante ma sempre consapevole della Storia. In mostra dipinti di grandi dimensioni ma anche bellissime ceramiche – in sostanza dei mezzi busti – che mostrano l’artista dedito e abile anche sul versante scultoreo e ancora una volta capace di attualizzare il più antico fra i modellati dell’arte classica.
Fino al 27 gennaio 2017
Primo Marella Gallery Milano
Viale Stelvio 66 (cross via Valtellina)
20159 Milano – Italy
http://www.primomarellagallery.com