Il Museo d’Arte di Lugano offre ai visitatori la possibilità di mettere a fuoco l’opera di uno dei più grandi protagonisti dell’arte contemporanea, Yves Klein (1928 – 1962) e il sodalizio con Rotraut, artista a lui vicina per poetica e condivisione immaginifica, oltreché sua consorte.
La retrospettiva di Klein, aperta dal 16 Maggio al 13 Settembre, è la prima grande antologica a lui dedicata in Ticino e offre la possibilità di una visione completa dell’opera di questo grande esponente della rivoluzione estetica avutasi dagli anni ’60 in poi, membro capofila del Nouveau Réalisme e antesignano del Monocromatismo del secondo dopoguerra. Nelle circa cento opere provenienti dall’Archivio Yves Klein di Parigi e da collezioni svizzere ed estere, troviamo i nuclei fondamentali della sua ricerca e produzione artistica, dalle Anthropométries, alle Peintures de feu, dai Reliefs planétaires, ai celeberrimi Monochromes realizzati con pigmenti puri tra cui spiccano i famosi Bleu per i quali l’artista creò una particolare tonalità di blu che ancora oggi porta il suo nome: IKB (International Klein Blue). Sono inoltre presenti i Monogolds in foglia d’oro, le Cosmogonies, le celebri Sculptures éponges e i Portaits reliefs. Filmati e foto dell’artista al lavoro completano l’apparato documentario, mentre prima della conclusione della mostra verrà eseguita la Symphonie Monoton-Silence per orchestra d’archi e coro, composta da Klein nel 1949. L’evento, in una sola serata, avrà luogo in una sede suggestiva della città ancora da rendere nota.
La mostra, a cura di Bruno Corà, direttore del Museo d’Arte, in collaborazione con Daniel Moquay, responsabile dell’Archivio Klein di Parigi, è accompagnata da due cataloghi, in lingua italiana e inglese, dove oltre ad essere riprodotte tutte le opere esposte, troviamo importanti saggi critici di numerosi autori quali Bruno Corà, Anna Follo, Veit Loers, Hans Möller, Pierre Restany, Jean-Michel Ribettes, Rotraut Uecker.