Come ormai da consolidata tradizione, anche quest’anno le sale interne della fortificazione austroungarica di Forte Strino, a Vermiglio (TN), nell’alta Val di Sole, ospiteranno una mostra d’arte contemporanea che racconta, tra passato e presente, tra memoria ed esigenza di non dimenticare, gli accadimenti, i sentimenti, le riflessioni, scaturiti a seguito dei tragici eventi della prima guerra mondiale, del quale il forte è stato testimone, o forse meglio, tragico protagonista.
A cura dell’Associazione Storia e Memoria Vermiglio, in collaborazione con lo Studio d’arte Raffaelli di Trento, sotto il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, Rapporti Europei e Cooperazione della Provincia di Trento, del Comune di Vermiglio ed il supporto della Società “SGS” di Vermiglio, l’11 Luglio alle 17:30 inaugura L’amore per la patria e per l’anima. Dopo gli interventi, negli anni scorsi, di artisti quali Gian Marco Montesano, Stefano Cagol, Albino Rossi, Nicolà Samorì e Donald Baechler, è ora la volta di Yuri Rodekin. L’artista russo presenterà le sue opere pittoriche nate dall’idea che le guerre siano sempre un errore tragico; opere in cui i visi dei personaggi-soldato sono raffigurati come paesaggi e i paesaggi come testimonianze della pelle della terra violentata e massacrata dall’incoscienza umana. Una pittura forte, dura, espressionista, che non nasconde le ascendenze legate alla raffigurazione di immagini sacre, fortemente presenti nella tradizione delle icone russe, dove la staticità è sinonimo di universalità.
A corredo dell’evento sarà pubblicato un catalogo, con un testo di Fiorenzo Degasperi, strumento di riflessione sulle tematiche trattate dall’artista. La mostra terminerà il 20 Settembre.