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William Kentridge. Vertical Time, MAXXI Roma

La mostra Vertical Time a cura di Giulia Ferracci (dal 17 novembre al 3 marzo 2013) ruota attorno all’installazione the Refusal of Time, prodotta in occasione di Documenta 13 di Kassel e ospitata in prima nazionale al MAXXI. Ripensata per gli spazi della Galleria 5 del museo, l’installazione è un’esplosione di musica, immagini, ombre cinesi con al centro una macchina pulsante di leonardesca memoria. The Refusal of Time nasce da una riflessione pluriennale sul concetto di tempo, sviluppata da William Kentridge insieme con il fisico e storico della scienza Peter L. Gallison ed è stato realizzato in collaborazione con il compositore Philip Miller e con Catherine Meyburgh per l’elaborazione video e l’editing. Dada Masilo ha lavorato alle coreografie. Al centro dell’installazione una macchina di leonardesca memoria, in stretto dialogo con altre sculture: ruote di bicicletta, megafoni cilindrici e altri strumenti, tutti orchestrati da giganti metronomi proiettati sulle pareti. In questo lavoro, in dialogo con le diverse opere provenienti dalla collezione del MAXXI, lo spettatore è completamente immerso nel racconto, al momento stesso epico e fiabesco, cosmico e terrestre. La narrazione è una danza fatte di ombre in movimento, in cui lo stesso artista appare e scompare attraversando lo spazio di immaginarie carte geografiche.

In parallelo con il percorso creativo che ha portato alla realizzazione di questo lavoro, Kentridge ha composto una “versione da camera”, una performance, Refuse of the Hour: un viaggio tra recitazione, danza, canto, letture, teatro di figura.
La performance verrà ospitata, con la partecipazione dello stesso artista, dal 15 al 18 novembre al Teatro Argentina di Roma, all’interno del Romaeuropa Festival.

William Kenntridge, Phillip Miller, Catherine Meyburgh: The Refusal of Time, 2012, c. 24 min.; Commissionata da  dOCUMENTA (13), prodotto da Marian Goodman Gallery, New York, Parigi; Lia Rumma Gallery, Napoli, Milano; Goodman Gallery, Sud Africa con il supporto del Dr. Naomi Milgrom AO, Australia. Foto: Henrik Stromberg.

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