La mostra Warhol. El Arte Mecànico, in corso al Caixa Forum di Madrid è una vera e propria antologica, tuttavia, definirla tale può apparire anche un po’ riduttivo vista la vastità dell’esposizione, organizzata in diverse sale, che mostra l’intera opera di Andy Warhol. Grandi pezzi originali, particolarmente interessanti soprattutto quelli provenienti da Pittsburg (ovvero dal museo che lo rappresenta ufficialmente e a lui dedicato), affiancati a prestiti di privati e grandi istituzioni (serigrafie, fotografie, disegni destinati alla pubblicità e anche le illustrazioni realizzate per le riviste) compongono infatti una esposizione forse mai vista sull’opera dell’artista scomparso nel 1987.
L’anima di Warhol viene qui mostrata per la prima volta in questo nuovo spazio madrilegno che con tale operazione dichiara le proprie intenzioni future. Caixa Forum, sostenuto e gestito dalla Fondazione della cassa della Catalogna, è un vecchio edificio ristrutturato dell’elettricità chiamato “l’edificio sospeso” perché in effetti dalla parte dell’entrata sembra quasi librarsi in aria non essendovi pilastri al di sopra di esso ma l’antica struttura in mattoni sovrastata dall’ampliamento in acciaio corten.
Le sale, ben separate per periodizzazione e tecnihe, mostrano in ognuna le diverse situazioni nelle quali operava Andy Warhol. Come quando prese l’incarico dalla NASA di lavorare con un materiale nuovo, leggero, metallico e riflettente; questo sarebbe stato usato in una dimensione che procedeva per piani spaziali riflettenti e “alleggeriti”, usando cuscini riempiti di elio e giocando esattamente con questi elementi. O ancora, esemplari i video dei provini di amici e personaggi famosi: Ginsberg, Bob Dylan e altri ancora. In un’ulteriore sala sono, invece, esposte una serie di ritratti di foto scattate da Warhol o di lui stesso ma realizzate da alcuni amici come ad esempio Mapplethorpe. Entro una sala allestita come una discoteca, invece, vanno in onda spezzoni di registrazioni casuali perlopiù tratte da feste, oppure di accadimenti, momenti di vita quotidiana vissuta nella Factory, come ad esempio provini o immagini varie prive di un senso logico e narrativo, enfatizzati dalla presenza psichedelica della tipica sfera disco argentata caratteristica degli ambienti dance dell’epoca. In ultimo, uno spazio accoglie anche tutte le riviste con le quali Warhol collaborò, lavorando tanto su illustrazioni generiche quanto su articoli di moda o di cosmetici attinenti all’ambito dell’estetica contemporanea del momento particolarmente cara all’artista, effettivamente attraversati da un’estetica coerentemente altrettanto ammiccante.
In conclusione, la bellezza di questa mostra risiede certamente nella completezza e nella totale esplorazione dei mondi di Andy Warhol, con riproduzioni, riviste e opere originali ma soprattutto nella possibilità di fruire delle grandi tele provenienti da Pittsburg, eccezionalmente e per il periodo di questa mostra godibili qui a Madrid.
Warhol. El Arte Mecànico
Caixa Forum
Paseo del Prado, 36
28014 Madrid, Spagna