Che cos’è l’arte? Un lavoro, oppure un hobby?
La capacità di trasmettere emozioni attraverso la nobiltà della pittura, scultura, ecc. o attraverso la modernità del digitale fino alla “merda d’artista” in scatola. Né hobby, né lavoro, bensì “vivere” l’attimo.
Vissi d’arte o vissi d’amore?
Facendo l’amore con arte, facendo l’arte con amore.
Si dice che sia un tipo strano: hai mai incontrato o conosciuto un’artista?
Certamente: se donna come un uomo con i cabasisi, se uomo come una donna isterica.
Si dice anche che sia un narcisista estremo. O un caratteriale disturbato?
Narcisista estremo, invidioso e geloso persino della sua immagine allo specchio.
Perché acquistare un quadro, un’opera d’arte?
Anche se non ci capisci? Perché sei più narciso dell’artista.
In che misura è “ricco” un artista (contemporaneo)?
Nella misura in cui è confusionario, facendo cose incomprensibili.
Parlando di libertà, sei tentato a immaginare l’artista come un soggetto anarchico o vincolato dal sistema?
Né l’uno né l’altro. L’artista, in questo caso, è come un calco d’uomo che si trova negli scavi di Pompei. Ti chiedi: perché viveva sotto il Vesuvio? Perché vincolato dal sistema o anarchico nel senso che se ne fregava del mondo circostante e viveva solo per soddisfare se stesso?
Quali sono le esigenze di un’artista? Materiali o solo estetiche?
Essere osannato in vita e ricordato da morto per essere immortale.
Artisti o artiste, a chi daresti lo scettro?
A nessuno. C’è il rischio che se sei critico fuori misura te lo mettono in quel posto…