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Il nuovo volto di The Others

In tanti hanno certamente pensato che The Others, lasciate le Ex Carceri Le Nuove, avrebbe perso il suo appeal, innegabilmente affaticato nelle ultime edizioni, sicuramente anche a causa di un luogo che strutturalmente ne impediva e ne ha impedito la crescita. E probabilmente c’è anche da dire che le Ex Carceri, per la loro storia, era uno spazio che riusciva a rubare attenzione alle opere e al lavoro degli artisti, attraendo a sé più visitatori curiosi di vedere come era fatta una cella carceraria che non le gallerie. L’Ex Ospedale Maria Adelaide, che indubbiamente impone un pensiero su cosa era originariamente, con i suoi ampi corridoi, le stanze più ariose e un’illuminazione più adeguata, risponde di gran lunga molto meglio a quelle che sono, in fin dei conti, le esigenze di una fiera, ovvero la fruibilità delle opere e il contatto con le gallerie. Dunque, tutto appare molto più avvincente e osservando stand dopo stand si nota anche e soprattutto – che è poi quello che conta – una qualità maggiore nella selezione dei partecipanti, che ci si augura consentirà al nuovo staff di Casiraghi di ripensare davvero ad una ripartenza seria, sotto il profilo  della “ricerca” (un po’ debole nelle ultime edizioni tranne alcune eccezioni). Di queste ore, fra l’altro, l’informazione che The Others possa ampliarsi il prossimo anno anche al piano superiore dell’Ex Ospedale, aprire il giardino per una rassegna estiva, e proporre il suo format alla vicina Milano per il MiArt.

Intanto per quel che riguarda l’edizione 2016, ci sono buone conferme fra italiane e straniere fra le quali spiccano Galerie Huit di Arles, Martina’s Gallery di Seregno (MB), Paola Sosio Contemporary di Milano, Die Mauer Arte Contemporanea di Prato, Riccardo Costantini Contemporary di Torino, D406–Fedeli alla Linea di Modena e Caffè Internazionale di Palermo. Ma ci sono anche spazi dedicati alla ricerca: fra i ritorni Sponge ArteContemporanea di Pergola (PU) con un progetto interattivo degli artisti Vincenzo Marsiglia e Anita Calà e Dolomiti Contemporanee di Casso (PN) e Borca di Cadore.

Molte le new entries: interessanti e pulitissimi gli spazi di Acribia di Torino, E3 Arte Contemporanea di Brescia, Antonio Nardone di Brussels, L’Èntrangère di Londra.

Avvincente il  Roundtable sul  tema del Nomadismo Culturale, leitmotiv della fiera, che nella serata del 4 Novembre ha visto numerosi interventi curati da: Angelo Bellobono, Atla(s)now – Cristiana Colli, Giornalista e curatrice – Stefano Colombo e Luca Marullo, Parasite 2.0 – Gianluca d’Inca Levis, Dolomiti Contemporanee – Giovanni Gaggia, Sponge ArteContemporanea – Stefania Galegati Shines, Caffè Internazionale – Daria Filardo, Caffè InernazionalePolisonum – Fabrizio Panozzo, Laboratorio di Management dell’Arte e della Cultura, Università Ca’ Foscari – Davide Quadrio, Art Hub Asia – Gabi Scardi, Critica e curatrice – Federica Tattoli, Fruit of the forest Massimiliano Tonelli, Direttore Artribune – Claudio Zecchi, Curatore indipendente.

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