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Vincenzo Marsiglia – Clopen

Non conoscere Polignano a Mare si potrebbe dire che è quasi un peccato mortale. Non fosse altro per la bellezza del suo paesaggio che, sito “parcheggiato su uno sperone roccioso che si affaccia sul mare Adriatico”, toglie letteralmente il fiato, toccando il cuore di chiunque attraverso una visione unica, capace di unire l’est e l’ovest, il mare e l’entroterra. Oggi, luogo noto anche perché città natale di Pino Pascali, dal 2012 con il progetto Exchiesetta, una piccola e incantevole cappella diventata galleria, promuove una piattaforma dedicata all’opera di giovani artisti internazionali, sollecitandoli al misurarsi con uno spazio particolarmente intriso di spiritualità e storia, al fine di tracciare una linea di continuità con la contemporaneità.

Questa breve premessa per introdurre l’attuale progetto in corso che vede protagonista l’artista Vincenzo Marsiglia con un lavoro site-specific intitolato Clopen.

Inaugurato lo scorso 22 dicembre – data affatto casuale perché il 22 dicembre 1968, a soli tre mesi dalla scomparsa del grande artista Pino Pascali, la piccola chiesetta di Santo Stefano, da tempo chiusa al culto, veniva  titolata alla memoria del giovane scultore nato a Polignano a Mare – il progetto ideato da Marsiglia riesce, nello spazio ristretto della exchiesetta, ad interpretare con grande maestria e suggestione quel senso di unione fra est e ovest, mare e entroterra che caratterizza questo luogo.

Clopen è, infatti, un termine preso in prestito dalla matematica topologica che, come spiegato con precisione nella scheda critica che accompagna il progetto: “si definisce un insieme numerico al contempo chiuso (close) ed aperto (open), condizione che si verifica in due sole istanze possibili: l’insieme dei numeri Reali (sia razionali che irrazionali) oppure nella condizione di un insieme Vuoto”.

Sicché, coerentemente alla propria poetica dedita ai linguaggi astratti e optical, Vincenzo Marsiglia riesce a mettere letteralmente in forma, attraverso un apparente caos di linee che s’intrecciano, il volume stesso dell’edificio. In sostanza, sbirciando dalla soglia, all’interno si osserva una serie di linee il cui ordito di ortogonali e diagonali, riconduce mentalmente alla struttura disegnativa della chiesetta. Un costrutto, quello intorno al disegno – certo in questo caso geometrico ma peculiare all’artista – che mostra il senso concreto dell‘idea. Intendendo con ciò, e andando a ritroso nella storia dell’arte, la visualizzazione di quell’immagine archetipa che Bellori nel 1673 – con il noto Discorso sull’idea – associava come esistente in Dio e dalla quale tutto derivava. Sicché per secoli l’artista, forte di avere alle spalle il Creatore perché artefice dell’immagine, cosciente che l’arte non dovesse imitare ma superare la natura, la valicava proprio per avvicinarsi a esso ma con la libertà che solo l’idea e non l’imitazione presupponeva. È un discorso, che in chiave contemporanea, può essere bene associato all’intervento di Marsiglia il quale, tuttavia, punta con il proprio  intervento alla pura visualizzazione del disegno cui ha origine la struttura dell’exchiesetta. Un’idea che in seconda battuta si riorganizza nella relazione tra interno ed esterno, tra spazio chiuso e aperto attraverso la proiezione sulla facciata esterna delle stesse linee (il disegno) che attraversano l’interno rappresentandolo nella sua origine ideativa.

Abbiamo, dunque, all’esterno, una struttura di ferro nero che ridisegna la superficie e che altro non è la proiezione di quelle stesse linee interne generatrici l’idea, tanto quella sottesa e invisibile della exchiesetta quanto, si comprenderà a breve, quella della poetica stessa di MarsigliaClopen è dunque, e pertanto, un progetto straordinario, che mostra simultaneamente, nella sintesi del disegno geometrico, l’interno e l’esterno dell’edificio, spezzando definitivamente i confini fra dentro e fuori, pieno e vuoto. Simultaneamente l’intervento allude a tali relazioni di unità, le stesse che caratterizzano tutta Polignano a Mare così, come pone l’accento Roberto La Carbonara curatore del progetto, dove affiorano: la natura religiosa del luogo, la sua originaria sacralità in cui l’unità del tutto e la mistica del vuoto giungono a un equilibrio spirituale.

Infine, per cogliere appieno tutti questi aspetti vale la pena attendere l’imbrunire, quando nelle ore notturne, s’illuminano le sole linee di una stella a quattro punte centrali e cardinali, oggi simbolo di riconoscibilità ma anche sinonimo di identità dell’opera di Vincenzo Marsiglia, o meglio di quell’idea di arte che vede nella forza del progetto e del disegno, non tanto oggi il pensiero di un superamento della natura (comprendendo in ciò anche il paesaggio e l’architettura) ma un suo stargli rispettosamente accanto.

Vincenzo Marsiglia- Clopen

a cura di Roberto La Carbonara

Fino al 26 gennaio 2019

Exchiesetta Santo Stefano

Polignano a Mare

Info: +39 3332225445

http://www.exchiesetta.com

 

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