Sono gli anni Ottanta ed a Martina Franca, piccolo comune in provincia di Taranto, grazie alla volontà ed alla determinazione di Lidia Carrieri, si respira un’aria cosmopolita, di avanguardia in campo artistico.
Difatti in questi anni la Fondazione Noesi Studio Carrieri porta avanti un progetto di ricerca molto ben definito, legandosi alle tendenze nazionali (l’arte come valore sociale, come dimostra la collaborazione con Enrico Crispolti) ed a quelle internazionali (graffitiste e newyorkesi in particolare).
Tra il 1984 e il 1985, ERO (pseudonimo di Dominique Philbert) soggiorna a Martina, ospite dello Studio Carrieri, per un periodo di residenza. In seguito, partecipa con una serie di lavori realizzati nello stesso periodo – tra cui il ciclo Urban Mystical Expressions – alla collettiva La Lettera Emancipata – Quattro Strateghi, che vedeva a confrontao ERO, Daze, Phase Two e Rammellzee.
La mostra dava vita ad uno spaccato unico nel suo genere, in Italia, un puntodella situazione sull’evoluzione del graffitismo newyorkese, prima che un tale linguaggio così fresco, immediato e dai toni “acidi”, fosse viziato della crisi estetica ed economica che di lì a poco l’avrebbe investito.
A memoria di ciò, nonché a tre anni dalla scomparsa di ERO, la Fondazione Noesi organizza e promuove la mostra Dominique Ero Philbert: Urban Mystical Expressions, tributo ad un artista geniale, che appena ventenne raggiunge i vertici della sua carriera, ampiamente riconosciuto a livello internazionale nella New York underground e nel mondo dell’arte.
La mostra sarà visi