A Pisa, sabato 10 maggio 2014 inaugura Passaggi, un nuovo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea, con la mostra Una forma di attenzione, personale di Sabrina Mezzaqui in dialogo con la poetessa Antonella Anedda.
Silvana Vassallo, direttrice della galleria, ha deciso di avviare l’attività con questo progetto perché nato da un personale incontro avvenuto a Pisa con Sabrina Mezzaqui e Antonella Anedda durante un convegno dedicato al rapporto tra immagini e parole. Da sempre Pisa è un luogo in cui la cultura offre occasioni di incontro e confronto. L’Università, la Scuola Normale Superiore e la ricchezza dei monumenti medievali giustificano le ragioni per poterla definire una città con “un contesto ricco di stimoli, in cui passato e presente si intrecciano e si alimentano vicendevolmente e dove la considerevole presenza di giovani rende vitale un confronto con i temi della contemporaneità nelle sue varie manifestazioni e forme d’espressione” sostiene Vassallo, perciò “aprire una galleria significa proseguire su di un percorso già avviato, ma rappresenta al contempo una sfida, in quanto Pisa è un terreno quasi del tutto vergine in questa direzione”.
Sabrina Mezzaqui è un’artista appassionata di libri, Antonella Anedda una poetessa profonda conoscitrice delle arti visive. Con singolare specularità, seppur da prospettive diverse, le loro procedure compositive intrecciano la dimensione visiva e quella verbale amplificandone le risonanze: l’una trae ispirazione dal potere evocativo e simbolico delle parole traducendole in figurazioni plastiche; l’altra pratica un tipo di scrittura lirica i cui tratti peculiari sono riconducibili a una modalità compositiva per immagini. Ritagliare, ricomporre e restituire schegge di vita, frammenti di pensieri e di visioni è un’ulteriore caratteristica che contraddistingue il loro operare artistico, che si pone come pratica dialogante, interlocutoria, generatrice di epifanie parziali offerte alla condivisione.
Le opere che Sabrina Mezzaqui ha realizzato per la mostra si ispirano a tre libri: “Che tu sia per me il coltello”, di David Grossman, “E disse”, di Erri De Luca e alcune liriche di Antonella Anedda contenute nella sezione “Cucire” di “Salva con nome”, sua recente raccolta di poesie. Con una pratica consolidata Sabrina Mezzaqui manipola libri e pagine di carta tramite ritagli delle righe di testo e piegature; oppure cuce, ricama e copia frammenti di testi. Dalle sue trasfigurazioni prendono corpo delle opere in cui si condensano il senso di un racconto e si animano le frasi.
Per la mostra sarà realizzato un libretto-catalogo in edizione limitata (numerata e firmata), contenente testi inediti di Antonella Anedda, immagini dei lavori di Sabrina Mezzaqui, e a una selezione di brani a cura di Silvana Vassallo, in cui le loro voci e i loro sguardi tessono le trame di un dialogo.
Galleria Passaggi
via Garofani 14 – Pisa
Inaugurazione: sabato 10 maggio ore 18.00