Un magnifico settembre d’arte si profila per il grande “Popolo delle Mostre”.
Settembre vedrà un susseguirsi di inaugurazioni di esposizioni davvero molto molto interessanti. Mostre all’insegna dell’originalità, del mai visto, del “curioso”, occasioni stimolanti per chi cerca qualche cosa di diverso dalle infinite “riprese” o riedizioni di eventi già visti o di mostre che celebrano i “soliti noti”.
Cominciamo dal Veneto che a settembre mette in campo tre affascinanti proposte. La prima (dal 10 settembre) è la mostra “L’armonia del vero. Vita e paesaggi tra terre e acque” dedicata alla pittura veneta a cavallo tra Otto e Novecento. Opere bellissime, tutte selezionate dal collezionismo privato e quindi prima viste solo sulle pareti delle case dei proprietari. Affascinante la sede: Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, la “Versailles del Veneto”, appena restaurata dalla Regione del Veneto.
Una importante doppietta a Vicenza: in Basilica Palladiana (dal 17 settembre), uno stimolante confronto-dialogo tra arte italiana e arte cinese, con i grandi protagonisti del contemporaneo dei due paesi. La rassegna, intitolata “Flow” è anche occasione per un dialogo in ambito filosofico tra Occidente e Oriente. Al Palladio Museum, ancora a Vicenza, dal 23 settembre, “Thomas Jefferson e Palladio. Come costruire un mondo nuovo“, l’esposizione che spiega come l’architettura migliora la vita delle persone. Due figure storiche vengono messe a confronto mostrandone le idee e le soluzioni: dai centri di potere degli Stati Uniti al rivoluzionario modello di Campus universitario, al disegno del territorio americano: Jefferson guarda a Palladio per dare forma al futuro.
Affascinante la mostra e altrettanto affascinante l’itinerario sul tema di Canova e la Bellezza che viene proposto (dal 26 settembre) al Museo e Gipsoteca di Canova a Possagno, nel Trevigiano. Il ritorno in Italia della celebre Venere di Leeds, viene festeggiato con una mostra e un itinerario canoviani tra Possagno, Asolo e Crespano del Grappa, luoghi tra i più belli di quella “Marca Amorosa et Gioiosa” che ha in Venere il suo naturale nume tutelare.
Il 12 settembre, in Friuli, ed esattamente alla Galleria Civica Harry Bertoia di Pordenone, prima esposizione italiana di Pordenone Montanari, il pittore più segreto e nascosto del nostro Novecento, scovato nel suo buen retiro piemontese da appassionati giunti dalla lontana India e fatto conoscere a livello internazionale con la recente grande mostra a Londra.
La Fondazione Magnani Rocca, la celebre casa-museo dei capolavori a Mamiano di Traversetolo, dal 12 settembre propone una propria, originale analisi su un nome noto, quello di Giacomo Balla. Anche in questo caso, non si tratta dell’ennesima retrospettiva ma di una mostra ben mirata, su un aspetto preciso, quello del periodo astrattista e futurista dell’artista.
In Italia manca da molto tempo una vera, grande retrospettiva sulla pittura di Amos Nattini, il celebre illustratore della Divina Commedia. A riempire questo vuoto provvede ora la Pilotta a Parma (dal 26 settembre) con la mostra “Amos Nattini, Pittore di altri mondi”, mostra che fa riscoprire un artista fuori dal tempo, l’interprete appunto di “altri mondi”.
“Videoarte a Palazzo dei Diamanti. 1973/1979 Reenactment” è il titolo di una rassegna che ripropone gli esiti degli anni di ricerca che la sede espositiva ferrarese promosse, nel settimo decennio del secolo scorso, intorno all’allora nuova “video arte”. Le opere raccolte in quegli anni da quello che era il centro di riferimento italiano per il settore, opportunamente restaurate, tornano ad affascinare. Oggi documento storico, allora oggetto di discussione e contrasto.
Infine due appuntamenti che hanno un valore oggettivamente internazionale. Il primo è a Firenze, in Palazzo Corsini (dal 26 settembre al 4 ottobre) con la Biennale Internazionale dell’Antiquariato. Quello che è da sempre uno dei maggiori appuntamenti mondiali del settore, quest’anno si presenta in veste rinnovata. Da non perdere.
Così come nessun appassionato di fotografia e d’arte può non tener conto che, appena traguardato settembre, ovvero dal primo ottobre, a Torino, apre “Camera” il Centro Italiano per la Fotografia, che nella sua sede in via delle Rosine avvia l’attività proponendo, tra le diverse iniziative, la grande, attesa mostra di Boris Mikhailov.
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