La settimana artistica romana è agli sgoccioli. Giusto il tempo di assaporare gli ultimi scampoli di fiera, stringere un po’ di mani, dare appuntamenti per i prossimi mesi o per Basilea (dal 16 al 20 Giugno, ricordiamo) e ognuno tornerà a casa con un’esperienza in più alle spalle. E’ inevitabilmente tempo di bilanci, se pare da tutti promossa a pieni voti l’idea dell’accentramento strategico della fiera all’ex mattatoio/MACRO Future, qualche (immancabile) perplessità legata a piccoli aspetti organizzativi è balenata in questa intensa quattro giorni capitolina.
Per la cronaca, registriamo qualche mugugno su un pubblico più turistico che fieristico (anche se, a onor del vero, è fresca la notizia della vendita di un’opera di De Dominicis per quattrocentomila euro), annotiamo che qualche stand è stato relegato in posizione molto svantaggiata e che i lavori ancora in corso nella struttura hanno dato al tutto un tipico aspetto (non proprio glamour) da cantiere.
Diciamo che a un’evento così giovane e promettente si perdona (quasi) tutto, tanto più che il pubblico c’è stato (circa cinquantamila visitatori, secondo un contentissimo Roberto Casiraghi), le gallerie hanno risposto molto bene, la struttura di Testaccio ha mostrato enormi potenzialità, la città si è messa il “vestito buono” adornandosi con due strutture davvero moderne e vincenti (MAXXI e MACRO, ovviamente). Insomma, la terza edizione va in archivio con un bilancio piuttosto positivo. Ricordiamo che se qualcuno volesse lasciarci le sue impressioni saremo felici di leggerle.