L’artista H.H. Lim, romano d’adozione e patron del project-space Edicola Notte, è tornato in terra natia (Malaysia) a Kuala Lumpur per una grande mostra personale, inaugurata il 20 febbraio 2014 negli spazi della galleria Wei-Ling Contemporary.
Le Tigri, gli elicotteri, i missili e le foreste che popolano le carte e le tele di Lim, ricoprono la galleria dalle pareti al pavimento e trasformano gli spazi in un’unica opera fruibile fino ad essere letteralmente calpestata. The beginning of something è il titolo della mostra con la quale Lim ci vuole raccontare la realtà attraverso un insolito cocktail di filosofia orientale e cultura occidentale. Se- secondo la filosofia tradizionale orientale- la vita non è altro che un cerchio, allora ogni inizio può essere posto indistintamente in qualsiasi punto del grande circuito dell’esistenza. Interpellando un dettaglio della realtà, quasi a caso, Lim ha trovato questa circolarità anche negli oggetti intesi come elemento materiale dell’esistenza, riflettendo in particolare sulla tematica opera d’arte/possesso. Così, il processo di perpetua tensione verso il possesso di un oggetto- chiamato da Lim “grownup game” (gioco adulto) si confronta con la sua immediata inconsistenza. In questo senso, le opere gettate a terra sono la metafora del meccanismo paradossale di possesso-abbandono che oscilla tra il capriccio e il paradosso. Infatti, di paradossale c’è che si finisce di prestare maggiore attenzione alle opere che si trovano sotto i piedi, fino a ribaltare le dinamiche del meccanismo. Le opere di Lim raccontano una storia e, come in tutte le storie, non mancano i colpi di scena. Così, la lunga tela Hard Rain che trionfa sulla parete e sembra vegliare sui disegni che tappezzano il pavimento della galleria, è un vero e proprio “colpo di scena” che introduce una possibilità di fuga dal meccanismo perverso del grownup game. Come un nuovo inizio, gli elicotteri che sfrecciano sullo sfondo rosso, immersi in una pioggia di missili, evocano una possibile meta alternativa, rappresentata metaforicamente dai brillanti colori dell’arcobaleno che fanno capolino in uno degli otto aeromobili.
Wei-Ling Contemporary
G212 Ground Floor,
The Gardens Mall,
Kuala Lumpur 59200, Malaysia