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Tania Brassesco & Lazlo Passi Norberto: Echi / Spazio Arte Cubo

LOCANDINA

Triste mio spirito, un tempo innamorato della lotta, la
Speranza il cui sperone attizzava i tuoi ardori, non vuole
più cavalcarti! Giaciti dunque senza pudore, vecchio cavallo
il cui zoccolo incespica a ogni ostacolo.

Rassegnati, cuor mio: dormi il tuo sonno di bruto!

Spirito vinto e stremato! Per te, vecchio predone, l’amore
ha perduto il suo gusto, e l’ha perduto la disputa; addio,
canti di ottoni e sospiri di flauto! Piaceri, desistete dal
tentare un cuore cupo e corrucciato!

L’adorabile Primavera ha perduto il suo profumo.

Il Tempo m’inghiotte minuto per minuto come fa la neve
immensa d’un corpo irrigidito io contemplo dall’alto
il globo in tutta la sua circonferenza e non vi cerco più
l’asilo d’una capanna.

Valanga, vuoi tu portarmi via nella tua caduta?

Charles Baudleair

Spleen e malinconia negli scatti fotografici fin de siècle del duo Tania Brassesco & Lazlo Passi Norberto, che nella più recente personale Echi allo Spazio Arte Cubo di Bologna, espongono le serie The Essence of Decadence e Fairy Tales Now, frutto di una ricerca su temi esistenziali, su stati d’animo e sensazioni che  – a prescindere dall’epoca – affascinano e tormentano l’uomo.

Grandi quadri del passato, con le loro atmosfere decadenti e nostalgiche, rivivono nelle fotografie dei due artisti: citazioni di pitture e pittori celebri, ma ancor più tali opere incarnano la possibilità di far rivivere, in un eterno presente, un mondo apparentemente lontano.

Il “Decadentismo” viene così elevato a categoria dello Spirito, che si reitera nel cuore umano, scatenato – forse – dalla crisi di valori morali e culturali, dalla crisi di sistema in atto – oggi come ad inizio Novecento – che generano l’insicurezza sociale e l’inquietudine esistenziale.

The Essence of Decadence mostra come, a distanza di oltre un secolo, si debba ancora ricercare la Nuda Veritas, come poter vivere di Sogni, come l’amore (The Lovers) possa portare ancora allo struggimento ed alla morte, come la bellezza (The white glove), l’arte o la musica (The Music I) siano ancora sollievo dalle pene e dai dolori, sino a giungere alla fuga dal mondo ed al rifugio nelle favole, in un tempo ancora più lontano e più mitico (nella serie Fairu Tales Now), in cui vige l’immobilità dell’eterno, in cui sono recuperate purezza e meraviglia, un tempo in cui il lietro fine – forse – è ancora possibile.

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