Per le ferite, per i vuoti. La ricerca “familiare” di Michele Lombardo
Su come scrivere qualcosa, qualcosa che abbia senso, e che sia in grado di ricucire una ferita, di risanarla fino a farla scomparire, o addirittura che ci spinga ad affermare che essa non ci sia mai stata, è possibile? O non indichiamo altro che smorfie di dolore, al dolore di evocarle? E con le stesse …