E’ durata solo 4 anni la vita artistica di Pino Pascali: “Ma sono 4 anni che valgono 20” dice Fabio Sargentini, suo gallerista e mentore e una delle voci che danno vita al nuovo documentario presentato a La Galleria Nazionale di Roma, sulla vita dell’artista di Polignano nato nel 1935 e morto a soli 33 anni. “Sull’Orlo della Gloria” per la regia di Maurizio Sciarra e da un’idea di Anna D’Elia, critica e storica dell’arte contemporanea, entra nel vivo della breve vita dell’artista dei Bachi da Setola, delle Pozzanghere, dei Cannoni, del Ponte sul Fiume e tanto altro. La sua Guzzi V7 modificata, lo abbandonò l’11 settembre sotto il muro torto di Roma. Da qui l’invenzione narrativa del documentario: un gruppo di centauri, capeggiati da un vecchio amico di raduni dell’artista, attraversano il documentario e consegnano la vita di Pascali ad una lettura intima ed eccentrica al tempo stesso. Amici che raccontano: una splendida Paola Pitagora che sorride divertita leggendo le lettere della madre dell’artista o che si commuove davanti ai ritagli dei giornali in occasione dell’incidente e della morte. Era una giovane donna quando lo conobbe e i suoi ricordi e racconti risalgono nel tempo fino all’ultimo momento che lo vide. Poi Sargentini, che gli attribuisce sin dal primo incontro un valore storico e che cerca anche un senso alla sua prematura scomparsa. Prematura? Forse no, forse c’era una scadenza dice Sargentini stesso quando glielo chiedo: “l’albero, quando sente che sta per finire, è il momento che da più frutti”. Poi Luca Maria Patella che nel 1968 con una cinepresa usata realizza SKMP2 che registra l’unica performance dell’amico Pino. E poi, fra i tanti, Dante Ferretti, Vittorio Rubiu, Topazia Alliata, Pietro Marino e Michelangelo Pistoletto.
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Girato tra la Puglia, Roma, Parigi, Londra e New York e attraverso una serrata narrazione, il regista Maurizio Sciarra ci presenta un ritratto dell’artista fatto di mediterraneità, di mare, di provocazione, di invenzione, di genialità, di forza vitale, di motociclette e di tanti lati oscuri, che ovviamente rimangono tali, con l’obiettivo di ricostruirne la sua vicenda umana e artistica. Tutto questo a stretto contatto con Anna D’Elia massima esperta della vita e delle opere di Pascali, che ben 7 anni fa pensò e diede vita al progetto del documentario e racconta dell’artista: “Pioniere assoluto che ha incrociato le sue radici mediterranee con i movimenti artistici internazionali quali pop art, arte povera, minimalismo, performances, dando il suo originale contributo all’arte povera italiana che, contro l’enfasi sui linguaggi metropolitani della pop art americana, avvertiva la necessità di valorizzare componenti legate a forze primarie”.
7 anni sono stati lunghi ma alla fine i nuovi produttori che sono subentrati, Francesco Lopez, Leonardo Paulillo, Tore Sansonetti, e lo stesso Maurizio Sciarra, hanno concentrato i tempi e consegnato oggi con questo biopic, un pezzo di storia che finalmente ci regala una visione più ampia e coinvolgente della breve e intensissima vita di Pascali: artista sull’orlo della gloria, come recita l’epitaffio sulla sua lapide a Polignano.
SULL’ORLO DELLA GLORIA. LA VITA E LE OPERE DI PINO PASCALI
Regia: Maurizio Sciarra
Da un’idea di: Anna D’Elia
Soggetto e sceneggiatura: Anna D’Elia, Maurizio Sciarra
Prodotto da: Francesco Lopez, Leonardo Paulillo, Tore Sansonetti, Maurizio Sciarra
Una produzione: Oz Film in ass. con l’Associazione Culturale Fuoricentro.
Direttore della fotografia: Federico Annicchiarico, Guglielmo Bianchi
Fonico: Corrado Riccomini, Luca De Marinis, Renato Minichelli, Jerome Ayasse
Montaggio: Letizia Caudullo
Musiche: Lele Marchitelli
Con il sostegno di Apulia Film Commission
Con la partecipazione di: Paola Pitagora
Distribuzione: Oz Film
Si ringrazia il Museo Pino Pascali di Polignano a Mare e la Direttrice Rosalba Branà per la disponibilità e collaborazione