Per dieci giorni, la regione svizzera dell’Engadina rinnova l’appuntamento con i protagonisti dell’arte contemporanea. Oltre 30 location tra musei, gallerie, hotel di lusso e gli spazi aperti del territorio hanno accolto mostre personali e collettive – tutte gratuite – di grandi artisti del nostro tempo, tra cui Robert Wilson, Donald Baechler, Jan Fabre, Hubert Kiecol, Olaf Breuning, Sébastien de Ganay, Enzo Cucchi, Claudia Losi, Ai Weiwei.
Si è conclusa l’1 settembre 2013 la sesta edizione di St. Moritz Art Masters, il festival dedicato all’arte contemporanea ideato da Monty Shadow e curato da Reiner Opoku, che “ha trasformato – come afferma lo stesso Opoku – la tarda estate di questa regione, in una tarda estate dell’arte”.
St. Moritz Art Masters rivela il suo profondo legame con la contemporaneità sin dall’immagine guida, curata quest’anno dall’artista tedesco Tobias Rehberger che interpreta in maniera innovativa, attraverso il suo linguaggio più caratteristico, i confini e i rapporti tra arte e design. Il motivo creato per St. Moritz Art Masters è una trasposizione astratta del massiccio del Corvatsch in contrasto con la rappresentazione quasi naif della bellezza delle montagne con la loro forza primigenia.
La nazione ospite d’onore di St. Moritz Art Masters 2013 sia la CINA. Il paese asiatico sta vivendo una stagione artistica di grande vivacità che, partendo dalle proprie millenarie tradizioni, si apre verso le esperienze degli altri paesi. St. Moritz Art Masters getta uno sguardo più attento sul divenire artistico di un Paese, che per la maggior parte degli occidentali resta un mistero. A St. Moritz Art Masters 2013 si trovano le opere delle giovani promesse della città di Chongqing, ricca di tradizioni accademiche e situata nella provincia di Sichuan, nella Cina sudoccidentale, affiancate a quelle di premiate personalità artistiche o di riconosciuti precursori come Ai Weiwei e Fang Lijun; dal fotogiornalista Liu Heung Shing fino all’affascinante fotografo d’arte Chen Fuli, le cui fantasiose opere sfiorano il confine con la pittura, dal singolare linguaggio visivo dei dipinti di Shao Fan, ai neon di Su-Mei Tse, Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 2003.
Il percorso delle esposizioni si apre dal centro di St. Moritz Dorf con le sculture in bronzo dell’artista americano Donald Baechler (Hotel Badrutt’s Palace), proseguendo con le sedie giganti del francese Sébastien de Ganay (Hotel Kulm), e con tre umoristici lavori in acciaio dello svizzero Olaf Breuning, disposte nel centro pedonale di St. Moritz.
Nella chiesa francese di St. Moritz (piazza Paracelsus), Robert Wilson, una delle personalità artistiche americane più complesse e interessanti, espone Snowly Owl, una videoinstallazione, composta da alcuni tableaux-vivant digitali che riproducono delle civette, apparentemente statiche ma che si animano improvvisamente davanti allo spettatore.
L’itinerario tra gli highlights di questa edizione prosegue verso Sils-Maria, dove l’artista concettuale norvegese Rune Guneriussen presenta una serie di fotografie al Waldhaus Sils Hotel e un’installazione luminosa con lampade inserite in mezzo alla natura, quindi a Zuoz, con la scultura di David Cerny davanti all’Hotel Engadina.
A St.Moritz, il tedesco Hubert Kiecol ha posizionato tre sculture in cemento; sono tre scale, uno dei soggetti spesso usati da Kiecol che, liberate dalla loro funzione e dalla quotidianità dell’oggetto, riescono a trasmettere un elemento poetico di notevole significato.
L’Italia è rappresentata da artisti quali Enzo Cucchi che alla Villa Flor di S-Chanf presenta i disegni originali realizzati per illustrare il libro Bellante, accompagnati dal libro stesso e dai lavori correlati.
Claudia Losi, alla Galerie Monica De Cardenas di Zuoz propone una mostra con una serie di nuove sculture in cemento che si focalizzano sulla relazione tra uomo e natura.
Molto interessante è l’operazione di Letizia Cariello che, in collaborazione con Adolfo Conti, alla Chesa Colani di Madulain, cura “L’arte al cinema”, un ciclo di video per discutere se sia più opportuno un approccio da cineasta piuttosto che neutro, per raccontare l’arte all’interno dei documentari.
Alcune riflessioni su questo e altri argomenti vengono stimolati da tre dei più significativi documentari sull‘arte: “LËN” di Elia Romanelli, vincitore dell‘Asolo Art Film Festival; “Herculaneum. Diari del Buio e della Luce” di Marcellino De Baggis, Italia; “Opalka, one life, one oeuvre” di Andrzej Sapija, Polonia.
Anche quest’anno il tetto dell’Hotel Crystal di St. Moritz ospita il Black Box Project, un’installazione di Kerim Seiler che si trasforma in atelier, in cui l’artista dello Zimbabwe Gerald Machona e la cinese Li Li si alterneranno per lavorare e creare le proprie opere.
Il “Black Box” è un progetto ideato dalla Fondazione St. Moritz Art Masters, creata nel 2009, con lo scopo presentare i migliori progetti artistici che pongono l’accento sul linguaggio globale della cultura, promuovendo la visibilità internazionale degli autori stessi.
ARTISTI CINESI A ST. MORITZ ART MASTERS
Il viaggio di St. Moritz Art Masters nell’arte cinese inizia, idealmente, dalla Chiesa Protestante di St. Moritz con il gigantesco albero in bronzo di Ai Weiwei, uno degli artisti più conosciuti e apprezzati a livello internazionale che riprende nelle forme e nelle sembianze un’identica scultura in legno conservata a Pechino. Nelle vicinanze, al Posthaus, Su-Mei Tse, Leone d’oro alla Biennale del 2003, ha installato quattro neon che raffigurano gli ideogrammi cinesi dei punti cardinali; quattro grandi simboli che oltrepassano il loro significato e diventano immagini astratte.
Al Kempinski Grand Hotel Des Bains di Saint Moritz Bad, la sede che accoglie la sezione dedicata alla fotografia, a cura di Amedeo M. Turello, la mostra di Liu Heung Shing, vincitore del Premio Pulitzer, testimonia lo sviluppo del fotogiornalismo in Cina a partire dalla Rivoluzione Culturale fino ai nostri giorni, e si confronta col lavoro di stelle della fotografia internazionale, quali Patrick Demarchelier, Bruno Ehrs, Joel Meyerowitz, Hans-Georg Esch, Mimmo Jodice, Paolo Solari Bozzi, Evgenia Arbugaeva, Gregor Schlierenzauer.
All’Hotel Suvretta House di St. Moritz Suvretta si tiene una rassegna dedicata alle fotografie di Chen Fuli che presenta un punto di vista poetico sulla tradizione culturale del suo paese, mentre al Palace Hotel di St. Moritz sono esposte una decina di incisioni su legno di Fang Lijun e alla Palace Galerie di St. Moritz le opere del pittore e scultore Shao Fan.
St. Moritz Art Masters si fa portavoce di un importante quanto inedito approfondimento storico e critico di una delle realtà artistiche cinesi più vivaci, ma scarsamente conosciute in Europa. la mostra, dal titolo Red Hot: Urbanization, Evolution and the Image featuring Yang Mian, Wang Haichuan, Wang Jun, Li Yi Fan & Liu Wei Wei, analizza le istanze artistiche provenienti dalla provincia di Sichuan, in particolare dalla città-stato di Chongqing. Presentati da Yang Shu, curatore e docente al Sichuan Fine Arts Institute, il gruppo di giovani artisti offre una prospettiva unica, de-centralizzata del Paese, lontano dai punti nevralgici politici ed economici della Cina. Yang Mian guida il gruppo composto da colleghi più giovani come Wang Haichuan (fotografia) e Li Yi Fan (video).
L’esposizione, su progetto di Silvie Seidlitz, è sostenuta e organizzata da Artalliance, network d’arte svizzero, e da “Organhaus Art Space”, un’organizzazione artistica indipendente di Chongqing.
Uli Sigg, ex ambasciatore svizzero in Cina, è uno dei più appassionati e importanti collezionisti d’arte contemporanea cinese. Per St. Moritz Art Masters 2013, cura la mostra collettiva alla Turnhalle di St. Moritz di cinque giovani artisti – Liu Wei, Xue Feng, Ni Youyu, Li Zhenwei, Li Xi.
Jan Fabre Heilige pillendraaier met laurierboom, bronzo 2012, 50X52 X47 cm, © St. Moritz Art Masters 2013