All’origine della civiltà, in oriente come in occidente, lo specchio è stato oggetto rituale e sacro per eccellenza. Specchio magico, specchio divinatorio, specchio come amuleto, come simbolo della bellezza e vanità femminile, come decorazione in sontuosi palazzi e dimore regali, come rivelatore di verità e d’inganno. C’è uno spettro illimitato di interpretazioni, analizzate a fondo nella mostra Speculazioni d’artista. Quattro generazioni allo specchio, ospitata al Museo Carlo Bilotti dal 26 giugno al 4 ottobre 2009, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Saranno presenti, ognuno con un’opera, Festa, Kosuth, Pistoletto, Paolini, Buren, Fabro, Mari, Alviani, Lavier, Patella, Pisani, Boetti, Anselmo, Arcangeli, Levini, Salvatori, Viale, Dynys, Piscitelli, Donzelli, Centenari, Favelli, Pietroniro, Sabato, Hermanin,Van Oost, Gordon, Collishaw e Leandro Erlich, che per il Museo Carlo Bilotti ha creato appositamente una nuova installazione.
La mostra è a cura di Augusta Monferini, Maria Grazia Tolomeo e Alberto Dambruoso. Il catalogo è edito da CAM Editrice.