Silenzio, attesa e riposo, o forse ozium – lo stato privilegiato di chi può esprimere liberamente la propria creatività ed i propri interessi colti, lontano dai problemi del contingente quotidiano – sono la genesi di Silenti Stanze, collettiva a cura di Carmelo Cipriani che dal 30 aprile (sino al 15 maggio) sarà ospitata da Palazzo Baronale di Nociglia (Le).
Giovanni Carpignano, Pierluca Cetera, Francesco Cuna, Luigi De Rinaldis, Jolanda Spagno, Giuseppe Sylos Labini, Matteo Tenardi, Cosimo Damiano Tondo si confrontano con un tempo lento e dilatato, condizione ormai impropria ed insolita per chi è abituato – o si è lasciato sedurre – dalla frenesia della società liquida contemporanea. Così ogni artista ricrea l’ambientazione di una “stanza silente”, facendo rivivere storie sopite, «scenari del pensiero – scrive Cipriani – che, in luoghi come questo, si aprono a recuperi memoriali e, non di rado, a condizioni fantastiche. Otto gli artisti invitati a raccontare il loro passato e il loro presente, a lasciare nuovi segni, esaltando la storicità del contesto, la sua intrinseca e sopita vitalità».