Con la consueta attenzione verso il genius loci e verso la giovane creatività, la Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare ha da poco inaugurato tre mostre che permettono di tracciare vecchi e nuovi percorsi di ricerca, in direzione di una sempre maggiore identificazione del luogo e del contesto artistico pugliese.
Si parte con un doveroso omaggio a Cristiano De Gaetano, a cura di Christian Caliandro, in cui rivive la pittura in cera pongo e le opere in ceramica dell’artista prematuramente scomparso nel 2013, puntuale sintesi della sua vigorosa energia creativa; una doppia personale di Iginio Iurilli e Francesco Bosso, a cura di Antonio Frugis, che propone un dialogo intorno all’assoluto, sullo spirituale che si fisicizza nel candore del bianco, quasi fosse una categoria estetica che si concretizza in opera; infine il primo appuntamento di ShowCase, che mette in relazione giovani artisti, gallerie del territorio, progetti curatoriali e, ovviamente il Museo con gli spazi della project room.
Inaugura il progetto, il Mare Morbido di Mariantonietta Bagliato, a cura di Gaia Valentino e promosso dalla Galleria Bluorg di Bari; un mare fiabesco e sognante coniuga visionarietà artistica e aspetti del quotidiano, in un “assemblaggio” tutto femminile fatto di stoffe, frammenti recuperati dalla vita di ogni giorno, che chiamano in causa la transitorietà esistenziale e al contempo la cronaca più attuale. L’artista propone non solo una modalità di recupero, ma anche un vero e proprio straniamento attraverso l’esperienza sinestetica di un mare tattile, tangibile, addirittura morbido; un sovvertimento di senso che pone ulteriormente attenzione agli effetti della globalizzazione, alludendo al depauperamento e alla fragilità delle risorse naturali e della vita umana.