Curata da Sileno Salvagnini e Maria Cristina Ricciardi, si inaugura sabato 6 marzo 2009 alle ore 17 presso la casa natale G. D’Annunzio a Pescara la mostra Presenze e segni tra la pittura informale e arte della tradizione, un “sestetto d’arte” al femminile con in prima fila le abruzzesi Gabriella Capodiferro e Anna Seccia, a cui si sono aggiunte le colleghe Libera Carraro, Paola Bevilacqua, Luciana Giuriato e Anna Maria Marcucci. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 31 marzo e si tiene proprio nei giorni nei quali si festeggia la donna, ovvero l’altra metà del pianeta creativo verso il quale non sempre per la verità la storiografia e la critica ha profuso la dovuta attenzione. Non è questo il caso di Anna Seccia, nota per la sua “Stanza del colore” di cui qualche tempo fa è uscita una lussuosa monografia pubblicata da SALA editori con saggio storico di Giorgio Di Genova che ha storicizzato la sua ricerca nella monumentale “Storia dell’arte italiana del ’900” per generazioni (editrice Bora, Bologna). Né è il caso della teatina Gabriella Capodiferro alla cui ricerca pittorica sarà dedicata in autunno una mostra antologica alla Civitella di Chieti, documentata da un ampio volume sul quale stanno lavorando tre importanti critici italiani L’esposizione pescarese che si avvale del patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali è stata fortemente voluta dal Soprintendente Lucia Arbace della SBSAE e della dott.ssa Luisa De Tommaso, e prevede tra l’altro anche un programma teatrale – sabato 13 marzo (“Il risveglio della dea) e un programma musicale –sabato 20 marzo.