Inaugura il 9 Luglio, da Marc Jancou contemporary un’esposizione di nuovi autoritratti di Sam Salisbury. La mostra, che proseguirà fino al 13 Agosto, è la prima personale dell’artista alla galleria newyorkese.
In questa nuova serie di lavori, Salisbury traspone abilmente sé stesso in varie fasi di trasformazione, stratificando i suoi lineamenti e consentendo loro di assumere forme del tutto amorfe. Psicologicamente complesse, queste opere indagano la natura della trasformazione della psiche umana attingendo alle più varie influenze quali i dipinti di Rembrandt, Anthony van Dyck, Otto Dix, George Grosz e Francis Bacon. Artifici come la mutilazione e la distorsione provengono addirittura dalle figurine degli Sgorbions (in america “Garbage Pail Kids”, praticamente “Bambini del bidone della spazzatura”), tra le influenze formative più forti, almeno quanto i film di David Cronenberg, come La mosca (The fly, 1986) o Inseparabili (Dead ringers, 1988) e le immagini grottesche de Il ritratto di Dorian Gray.