Dal 23 marzo al 2 maggio il Salone degli incanti di Trieste ospita la mostra itinerante “La metafora del perturbante” di Ricardo Cinalli, ideata da Claudio Crismani, presidente dell’Associazione Culturale Woland, che prendendo il via da Trieste toccherà poi città come Venezia, Milano, Firenze, Roma e Palermo. La rassegna si compone di una selezione di 80 opere di grandi dimensioni e si articola in 7 sezioni, ognuna volta a descrivere i conflitti e gli interrogativi dell’essere umano di fronte ai grandi temi classici: la trascendenza, la dimensione del tempo, l’arte e la creazione, la religione, il sesso e la morte.
Gli ampi spazi del Salone degli incanti sposano la linea estetica di Ricardo Cinalli, autore che fa riferimento ai canoni classici della prospettiva rinascimentale e che pensa l’opera in scala monumentale. La già suggestiva scenografia del Salone sarà arricchita da degli elementi espositivi che creeranno un labirinto in cui perdersi ed un centro dove si incontra la visione delle più recenti opere dell’artista. Il labirinto sarà caratterizzato anche da strutture che consentiranno di apprezzare alcune opere distese sul pavimento, permettendo così allo spettatore di condividere il metodo di lavoro dell’artista, proveniente anche dalla sua esperienza di scenografo in campo teatrale.