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RAID al suono della campanella

Istituto Comprensivo Pertini, bacino dell’area ex MOI, Torino. Arrivo alle ore 7.30, mezz’ora prima del suono della campanella. Alessandro Brighetti e Giulio Cassanelli, artisti e fondatori di FatStudio, artist-run space fondato nel 2016, ci attendono all’ingresso della scuola per iniziare. Ogni artista raggiunge la sua postazione. Accompagno Giovanni Gaggia, al suo primo Raid, all’interno della palestra in cui è già stata installata una videocamera per la diretta. 6 ore di produzione estemporanea. Le classi entrano una ad una ed interagiscono con l’artista. L’incursione, il Raid, porta ragazzi ed insegnanti ad avvicinarsi all’arte, dapprima in punta di piedi, poi con grande attenzione. Aghi, fili e stoffe alla mano, cuciono pezze e scampoli che si son portati da casa, parlando di chi ha insegnato loro per gioco a rammendare o rimproverando chi non lo ha ancora fatto. La bandiera, frutto di unione e collaborazione, minuto dopo minuto prende forma, mentre fuori la musica rimbomba nel cortile e la rete relazionale continua ad essere intessuta. Ho posto alcune domande ad Alessandro Brighetti e Giulio Cassanelli come approfondimento di quella che loro stessi definiscono “un’offerta libera”:

Milena Becci. Ci raccontate cos’è Raid e come è nato? Quanto il vostro essere artisti influenza il progetto o viceversa?

Alessandro Brighetti e Giulio Cassanelli. Raid è un gesto libero e sovversivo, pensato e realizzato da artisti per artisti. Nasce come una necessità di aggregazione spontanea e consapevole, ha subito preso l’identità di un format e si concretizza nel definire una pratica artistica che dia luce ad un genuino senso di autorialità. Raid è un’incursione, un’azione a sorpresa, una forma di improvvisazione, uno spazio temporale intimo e fruibile tramite diretta streaming. Raid è un’offerta sull’altare del genio umano. E pretende e sottolinea la spontaneità del dono. Raid è “una sorta di attacco estetico a sorpresa”, come lo definisce Antonello Tolve, che unisce gli artisti in un luogo simbolico per ritrovare nel processo artistico un veicolo di valori della nostra contemporaneità. Un atto performativo e una festa, una pratica (e non una mostra!), un’esigenza di impegno nei confronti dell’arte, della vita e del proprio operare.Noi siamo fautori e fruitori di un progetto dalle ampie vedute che inevitabilmente cresce, si evolve e ci spinge verso nuove riflessioni e idee consapevoli, nuove relazioni e nuove tematiche. Partiti come singoli artisti nove mesi fa, come FatStudio abbiamo teorizzato, realizzato e finanziato 4 Raid e il suo primo libro d’artisti.

Raid LA RICREAZIONE, l’ultima incursione presso l’Istituto Comprensivo Pertini di Torino, ha trattato il tema fragile della scuola portando sia voi che gli artisti coinvolti ad interagire con l’organico docenti e con gli alunni. Come questa esperienza si differenzia dalle altre due che avete attivato nei mesi passati?

Raid procede per tematiche e contenitori associati. Nella prima edizione bolognese abbiamo trattato il tema del Lavoro, nella seconda meneghina quello dell’Alimentazione, nella terza sabauda abbiamo scandagliato il terreno della Scuola. Nelle prime due abbiamo utilizzato involucri dismessi, nella terza sarebbe stato limitante ed autoreferenziale. L’evoluzione risiede nel capitale umano offertoci dall’Istituto: alunni e docenti sono assurti a medium, grazie al quale ogni partecipante ha potuto veicolare il proprio messaggio. Il risultato finale non si è quindi tradotto “solo” in un mero prodotto artistico, bensì in un’operazione corale e sociale in cui l’interazione di individui e competenze è stata il fine ultimo.

Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Il Raid procede?

Raid procede e si espande, miriamo a Manifesta e alla ricchezza poetica/sociale di Palermo. Vogliamo consolidare, codificare e diffondere Raid come pratica artistica indipendente. Nel frattempo stiamo preparando la tappa di Bologna dove presenteremo Raid – The Book.

Gli artisti che hanno aderito al RAID – TORINO: Veronica Bisesti, Alessandro Brighetti, Giulio Cassanelli, Umberto Ciceri, Fabrizio Cotognini, Arthur Duff, Giovanni Gaggia, Daniele Girardi, Antonio della Guardia, Michela Lattanzio, Stefania Migliorati, Andréanne Oberson, Lite Orchestra, Francesca Pasquali, Laura Paoletti, Gianluca Quaglia, MDR Maria D. Rapicavoli, Alessandro Sciaraffa, Spazio Y, Saverio Todaro e Pietro Travaglini

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