The Visitors (2012) di Ragnar Kjartansson, la mostra allestita all’Hangar Bicocca, a cura di Andrea Lissoni e Heike Munder e in collaborazione con Migros Museum für Gegenwartskunst di Zurigo, è una grande installazione costituita da nove proiezioni video in scala 1:1, che rimette in gioco le relazioni fra la dimensione del concerto dal vivo, la poesia, il cinema attraverso un allestimento basato sulla ripetizione e la circolarità dei gesti e delle ambientazioni e che mette il pubblico al centro di una performance corale e continua.
La pratica performativa di Ragnar Kjartansson ha abbracciato sin dall’inizio tutto lo spettro delle arti: il teatro, la musica, la scultura e l’arte visiva stessa. Kjartansson crea delle performance o delle azioni che uniscono più discipline e in cui esplora e mette alla prova il confine tra realtà e finzione, sempre in bilico tra il melanconico e la parodia. The Visitors mostra il portico e otto stanze di una villa decadente dell’Upstate New York, con una storia che la vede direttamente o indirettamente vicina alle arti. All’interno di questo particolarissimo luogo, l’artista e i suoi amici, musicisti e collaboratori, semplicemente suonano e cantano per più di un’ora, ciascuno con uno strumento diverso, la stessa melodia della canzone Feminine Ways, ispirata alla poesia composta dall’ex moglie dell’artista, Asdís Sif Gunnarsdóttir. Ispirata nel titolo e nel tema all’omonimo e ultimo album del celebre gruppo svedese ABBA, The Visitors offre una riflessione intorno al tema della forza e della persistenza dei legami affettivi, della malinconia e del romanticismo tipici della cultura nordica da cui Kjartansson proviene.
Hangar Bicocca – Via Chiese 2, Milano
19 settembre – 17 novembre 2013