Riparte a Bari il Premio LUM per l’arte contemporanea italiana, iniziativa ideata dalla Libera Università Mediterranea Jean Monnet, che intende collocare la città e la Puglia su una scena di avanzata politica culturale. Dopo la prima edizione nel biennio 2008/2009, la seconda edizione si avvale del progetto scientifico di Achille Bonito Oliva. Il celebre critico d’arte interagirà con il il nuovo comitato scientifico composto da: Vito Labarile (responsabile del Premio LUM e collezionista) Salvatore Lacagnina (direttore dell’Istituto Svizzero in Italia) Maurizio Morra Greco (collezionista) Chiara Parisi (direttrice del Centre international d’arte et du paysage de l’ile de Vassivière) Cesare Pietroiusti (artista).
Il comitato scientifico ha già designato i tre membri del comitato curatoriale: Giusy Caroppo, Stefano Chiodi e Caroline Corbetta. A loro il compito di individuare 15 artisti italiani al di sotto dei 35 anni, selezionati attraverso un’accurata indagine sull’intero territorio nazionale, che parteciperanno alla grande mostra conclusiva nella primavera 2011. Ai primi 5 saranno anche conferite borse di studio per residenze all’estero. Fra loro sarà scelto un vincitore unico,che potrà realizzare un’opera che la LUM darà in comodato alla città di Bari. Si aggiungerà al lavoro di Giorgio Andreotta Calò, vincitore della prima edizione, che ha progettato una performance che si svolgerà a Bari a luglio 2011.
Le linee guida e le attività del nuovo progetto, dal titolo “Arte a responsabilità illimitata” saranno presentate il 7 maggio, alle 18.30, nella Biblioteca provinciale di Santa Teresa dei Maschi. Come spiega Bonito Oliva, esso «vuole evidenziare nell’emergenza del nostro tempo il bisogno dell’artista di assumere la propria responsabilità per confermare quello che diceva Picasso “L’arte puntata sul mondo”. In questo senso l’arte non vuole essere soltanto una metafisica domanda sulla realtà che ci circonda, ma anche un tentativo di socializzare la propria esperienza sotto il segno della comunicazione e della conoscenza». Un tema che sarà sviluppato anche da un ciclo di incontri aperti alla città che coinvolgeranno i componenti dei due comitati insieme a protagonisti della cultura contemporanea
Il Premio LUM conferma così la sua vocazione allo sviluppo del territorio e intensifica la missione didattica con un programma di convegni e seminari collaterali alla rassegna d’arte, tesi ad animare il dibattito su temi di grande attualità. Un percorso ben avviato già nella scorsa edizione quando si è focalizzata l’attenzione sull’ arte pubblica e la rigenerazione urbana. Con concreti risultati come la riapertura a Bari dopo oltre trent’anni del Teatro Margherita che ha ospitato la mostra conclusiva del premio, e con l’avvio di una collezione pubblica di arte giovane. Un work in progress che conferma il protagonismo della Puglia nella realtà complessa del Paese.