Giunge alla decima edizione il Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize, l’importante riconoscimento internazionale dedicato a curatori under 30 ideato dalla GAMeC nel 2003 con il sostegno del Gruppo Bonaldi, e nato dalla volontà di ricordare la passione per l’arte e per il collezionismo di Lorenzo Bonaldi. Sino dalla sua costituzione, il Premio ha inteso sottolineare la centralità e il significato della figura del curatore nel panorama artistico internazionale attraverso la produzione di un progetto di mostra inedito, concepito sulla base di uno spazio espositivo e di un budget assegnati. Dal 2005 ha assunto cadenza biennale, alternando l’anno dell’assegnazione con quello della realizzazione del progetto vincitore, e ha visto l’affiancamento di un convegno – Qui. Enter Atlas – Simposio Internazionale di Curatori Emergenti – dedicato all’aggiornamento sulle strategie curatoriali in ambito sia indipendente, sia istituzionale.
Da quest’anno, il format del Premio si rinnova: il simposio cede il posto a una nuova serie di progetti espositivi che saranno ospitati nello Spazio Zero del museo nell’anno dell’assegnazione, a cura di affermati professionisti del mondo dell’arte contemporanea. Per questa prima occasione, Edoardo Bonaspetti sarà il Guest Curator della prima personale in un museo italiano di Luke Willis Thompson – tra i finalisti del Turner Prize 2018 – in visione dal 30 maggio al 1 settembre 2019. E proprio in occasione dell’inaugurazione del nuovo ciclo di mostre estive della GAMeC, il prossimo 30 maggio, sarà annunciato il vincitore della decima edizione del Premio, che vede concorrere i seguenti curatori under 30:
Sofia Lemos, nominata da Claudio Zecchi, Curatore indipendente, Italia/Portogallo; Elisa R. Linne e Lennart Wolff, nominati da Severin Dünser, Curatore per l’arte contemporanea, Belvedere 21, Vienna; Aude Christel Mgba, nominata da Bonaventure Soh Bejeng Ndikung, Direttore Artistico, SAVVY Contemporary, Berlino – Sonsbeek 2020; Abhijan Toto, nominato da Sebastian Cichocki, Capo Curatore, Museum of Modern Art, Varsavia.
La giuria, presieduta da Lorenzo Giusti, Direttore della GAMeC, e composta da Caroline Bourgeois (Conservatrice, Pinault Collection, Venezia), Nicola Ricciardi (Direttore Artistico, OGR, Torino); Li Zhenhua (Curatore indipendente, Berlino/Zurigo) assegnerà il Premio al progetto riconosciuto come più innovativo. La valutazione tiene conto di molteplici punti di vista: critico, teorico, contenutistico ma anche pratico ed economico.
Il progetto vincitore sarà ospitato alla GAMeC nel 2020.
Le edizioni del Premio hanno visto realizzati nel corso degli anni i seguenti progetti: Another Zero(2004) a cura di November Paynter, No Manifesto (2005) a cura di Andrea Viliani, Aesthetics/Dietetics (2006) a cura di Mizuki Endo, Data Recovery (2008) a cura di Övül Dormuşoğlu, L’ipotesi del Cristallo (2010) a cura di Yoann Gourmel ed Élodie Royer, The Log-O-Rithmic, a cura di Fredi Fischli e Niels Olsen (2012), Mississippi, a cura di Sam Korman (2014), Soft Crash, a cura di Xiaoyu Weng (2016) ed Enchanted Bodies / Fetish for Freedom, a cura di Bernardo Mosqueira (2018).
Giovedì 30 maggio 2019, ore 18:30
GAMeC, Spazio ParolaImmagine
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GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
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