Una nuova piattaforma online per interrogare il mondo
Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, in attesa della sua riapertura il 16 ottobre 2016, dopo aver intrapreso una serie di incontri su temi sociali e politici, con personalità di fama internazionale come Zygmunt Bauman, Luis Sepúlveda, David Grossman, estende il dibattito sul suo nuovo sito Internet. Non un mero canale informativo e promozionale del museo, con sezioni dedicate alle mostre, alla collezione, agli eventi e alla didattica, ma una piattaforma di ricerca e discussione che si sviluppa su diversi temi che abbracciano molteplici campi del sapere.
Un museo d’arte contemporanea oggi deve confrontarsi col suo tempo, con le grandi trasformazioni sociali, geopolitiche, territoriali, tecno-scientifiche e filosofiche sia su scala locale sia globale. L’arte non può parlare solo a pochi iniziati ma deve compiere un passo di avvicinamento a ciò che la gente sperimenta e verifica nel quotidiano. Per questo il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, estende il dibattito sul suo nuovo sito Internet che ha una struttura basata su un intuitivo sistema di tag che permette ai contenuti di connettersi per tema. Il sistema di navigazione risponde al metodo di lavoro del Centro Pecci basato sulla ricerca. Il sito Internet, progettato dallo studio grafico Muttnik e sviluppato da QZR Studio, rispecchia la nuova missione del Centro Pecci, un luogo non solo dedicato all’esposizione e alla conservazione di opere d’arte contemporanea ma un palcoscenico multisensoriale e interdisciplinare in cui s’intrecceranno teatro, danza, musica, cinema, architettura, moda e letteratura.
Lo strumento d’approfondimento all’interno del sito è il Journal che ospita saggi, interviste, contributi di scrittori, filosofi, scienziati, teorici che investigano tutte le complesse sfaccettature della contemporaneità. Un luogo partecipato, interattivo e aperto a tutti coloro che vorranno alimentare il dibattito, con commenti, integrazioni, proposte. Il Journal sarà anche lo spazio virtuale di “costruzione” della mostra inaugurale e sarà arricchito di volta in volta da anticipazioni, video e foto, interviste coi protagonisti della mostra. Un esperimento che riformula il concetto stesso di esclusività dell’informazione, anticipando i contenuti, mettendoli a disposizione di tutti e soprattutto modificandoli progressivamente a seconda della partecipazione del pubblico, del flusso di contributi e degli stimoli ricevuti. Un nuovo modo di comunicare le attività del Centro attraverso la condivisione con tutte le comunità online che, quotidianamente, interagiscono sui social media.
Il primo tema di dibattito ruota intorno al titolo della mostra inaugurale La fine del mondo, scelto dal direttore artistico Fabio Cavallucci a cui si deve il primo contributo. Il tema non scaturisce da una visione catastrofica, ma dalla considerazione che ciò che abbiamo conosciuto finora è obsoleto. I mezzi, anche concettuali, d’interpretazione della realtà non sono più in grado di comprenderla. Il nostro mondo finisce perché cambia. Da qui emerge una sorta di esercizio della distanza che spinge a vedere il presente da lontano e a pensare alle incommensurabili distanze cosmiche e ai lunghissimi tempi della storia della Terra e dell’Universo, di fronte ai quali le nostre esistenze sono solo frammenti inconsistenti.
È possibile seguire la preparazione della mostra di apertura e contribuire al suo sviluppo sul Journal sul sito www.centropecci.it
Grand Opening: 16 ottobre 2016
Preview stampa: 14-15-16 ottobre 2016
Informazioni: info@centropecci.it
Informazioni per la stampa: press@centropecci.it