La Galleria Vistamare di Pescara inaugura il 28 settembre 2013 la prima mostra personale di Pavel Büchler (artista ceco naturalizzato in Inghilterra da diversi anni, professore presso la Manchester Metropolitan University e scrittore) dal titolo No Returns.
Le opere esposte investigano il concetto del tempo e la stretta dicotomia esistente tra assenza e scomparsa. Non un tema vero e proprio lega i singoli lavori quanto una visione che si concentra sui giochi di simmetria, specularità, eco e polarità, come nell’opera sonora “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo” (2013), o nell’immagine doppia data dalle parole di Beckett in “Inside Watt” (2010).
Il dialogo tra forma e contenuto, sempre insito nel lavoro di Büchler, si rivela nella sua completezza nell’opera “The shadow of its disappearance” (2011): trenta piccoli disegni che compongono una linea continua; ognuno registra lo spostamento dell’ombra di una matita abbandonata. Attraverso una sottile progressione, la matita si consuma mentre l’ombra cresce, testimone perverso della perdita della sostanza a scapito della presenza.
La serie dei “Modern Paintings”, in cui l’artista ricicla tela e pittura, torna a investigare l’idea del riutilizzo per cui un oggetto in disuso riesce ad assumere forme e mezzi nuovi, anche attraverso un serrato dialogo con lo spazio circostante.
I continui riferimenti letterari e filosofici, il gioco del doppio legato a suoni sovrapposti e immagini speculari sono gli strumenti con cui Büchler attacca, seppur ironicamente, la razionalità umana. Proprio come un’opera beckettiana.