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Paolo Icaro ad Ancona

sebastiano_300kbMisura e trasformazione sembrano essere i cardini attorno ai quali ruota la poetica di Paolo Icaro, artista che sviluppa alcuni temi cari al grande pensiero filosofico del secolo appena concluso. Una poetica che rimette l’uomo e la sua attitudine di faber, di trasformatore, al centro dell’universo. Il gesso, le pietre, il metallo, elementi naturali e primordiali, vengono trasformati mutando il proprio valore semantico, ma la ricerca di Icaro va oltre, coinvolgendo attraverso le sue presenze, l’assenza dello spazio circostante. I materiali si fondono e diventano oggetti che nell’installazione complessiva camiano il valore ed il senso del luogo che li ospita, che soggiace alle regole imposte dall’opera, al pensiero forte e dominante dell’artista.

In occasione dell’esposizione in corso alla Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona fino al 26 Aprile, Paolo Icaro propone due interventi al piano nobile, nella Sala del Cinquecento veneziano che ospita alcuni capolavori di grandi Maestri dell’arte italiana. Un cortocircuito temporale in cui l’antico ed il moderno vegono delicatamente invitati a convivere. Il piano terra della Pinacoteca ospiterà, invece, una raccolta di disegni, alcuni dei quali proposti per la prima volta in Italia, altri assolutamente inediti. Una selezione operata privilegiando un percorso estetico in cui vengono alla luce le caratteristiche salienti che nel corso degli anni hanno caratterizzato la poetica di questo Maestro dell’Arte Italiana. Laesercizio__1975__matita_su_carta mostra è curata da Gabriella Papini e Stefano Verri, con la collaborazione di Massimo di Matteo.

La data di chiusura, il 26 Aprile, cade in concomitanza della giornata mondiale della poesia e, con la partecipazione di Ermanno Bencivenga per la sezione Arte tra poesia e pensiero: emozioni del creare, con una conversazione inserita nel  calendario della rassegna di filosofia Emozioni vitali 2 – Festival del pensiero, curata da Giancarlo Galeazzi.

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