Paolo Bini, classe 1984, si aggiudica il 17esimo Premio Cairo con l’opera Luoghi del Sé, con questa motivazione: «All’interno di una ricerca di un nuovo modo pittorico spicca la modalità del processo creativo, nella capacità di utilizzare gli elementi essenziali che compongono il linguaggio con cui è costruito il lavoro». A valutare l’opera di Bini come la migliore fra le 20 finaliste è stata la giuria composta da: Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, Luca Massimo Barbero, Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini di Venezia, Luca Beatrice, critico d’arte, Gabriella Belli, Direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, Claudia Dwek, Presidente di Sotheby’s Italia e vicepresidente di Sotheby’s Europa, Gianfranco Maraniello Direttore del MART di Rovereto e Andrea Viliani, Direttore del MADRE di Napoli.
Una giuria che, unanimemente, ha riconosciuto l’originalità della ricerca del giovane artista campano originario di Battipaglia (Sa), indirizzata alla rielaborazione e attualizzazione continua del mezzo pittorico. Una ricerca che affonda le proprie radici nella tradizione astrattista, che sviscera le potenzialità del colore, riuscendo a raccontare l’emotività contemporanea.
Mentre si svolgono i festeggiamenti del premio, accogliamo un commento a caldo di Paolo Bini: «Sono onorato, oltre che felice – dichiara – di poter esporre la mia opera in una sede così prestigiosa come Palazzo Reale, insieme a quelle di colleghi che stimo e di livello molto alto. Ma soprattutto, sono felice che il mio lavoro sia stato capito e compreso aldilà della forma estetica su cui spesso le persone tendono a soffermarsi. Nel mio lavoro non c’è solo la “bellezza” e per la prima volta, sento che il parere di chi mi ha giudicato è stato profondo, penetrando la sensibilità, l’emotività, la fatica, la dedizione e la pazienza sottesa alla mia poetica. Ho sentito concretamente uno sguardo intenso e partecipato al mio lavoro, ma anche la conferma che un dialogo, fra la mia visione e il mondo, c’è e scorre nell’esistente»
Paolo Bini si aggiudica il premio di 25mila euro e la copertina del mensile Arte di gennaio, inoltre fino al 13 novembre prossimo le sale di Palazzo Reale ospiteranno la grande mostra I Protagonisti dell’arte Contemporanea comprensiva di tutte le opere dei 20 finalisti del premio. In mostra anche quelle della Collezione Premio Cairo, ovvero dei vincitori delle edizioni precedenti: Luca Pignatelli (2000), Bernardo Siciliano (2001), Federico Guida (2002), Matteo Bergamasco (2003), Andrea Chiesi (2004), Valentina D’Amaro (2005), Chris Gilmour (2006), Fausto Gilberti (2007), Alice Cattaneo (2008), Pietro Ruffo (2009), Masbedo (2010), Giovanni Ozzola (2011), Loredana Di Lillo (2012), Laura Pugno (2013), Fabio Viale (2014), Alessandro Piangiamore (2015).
Paolo Bini vive e lavora in Italia e in Sudafrica, dove ha tenuto mostre personali e collettive. Ha inoltre esposto in vari spazi pubblici tra cui il Museo MADRE di Napoli (2014), la Fabbrica del Vapore di Milano (2014), il Palazzo della Regione Liguria a Genova (2012) e il Museo San Francisco de Asís a L’Avana (2010). Sempre nel 2010 ha partecipato al programma di residenza del Centro culturale di Belgrado, in Serbia, e nel 2013 a quello tenutosi a Cape Town in Sudafrica.
Photo e Video della Premiazione – Courtesy Emilia Buoninconti e Nicola Pedana – Arte Contemporanea – Caserta