L’IILA (Istituto Italo-Latino Americano), Istituzione che dal 1972 viene invitata dalla Biennale di Venezia a organizzare il Padiglione America Latina, presenta all’interno dell’Arsenale fino al 27 novembre la mostra Entre Siempre y Jamás (Fra Sempre e Mai) – citazione di una poesia dello scrittore uruguayano Mario Benedetti – dedicata al Bicentenario dell’Indipendenza latinoamericana. Il curatore del Padiglione Alfons Hug – tra i massimi esperti di arte latinoamericana, già curatore della Bienal de São Paulo (2002 e 2004) e della Bienal del Fin del Mundo di Ushuaia (2009), attuale direttore del Goethe-Institut di Río de Janeiro – coadiuvato dal commissario Patricia Rivadenera, propone per la prima volta un progetto sulla cultura dell’intera America Latina, attraverso lo sguardo di artisti provenienti da tutto il Continente. Gli artisti invitati esplorando l’America Latina in lungo e in largo, hanno esplorato i 200 anni dell’Indipendenza latinoamericana e il suo patrimonio culturale; le opere proposte raccontano le decisive trasformazioni in ambito politico, sociale e culturale vissute dagli Stati americani contemporanei. Questi gli artisti invitati: Leticia El Halli Obeid (Argentina), Narda Alvarado (Bolivia), Neville D’Almeida (Brasile), Sebastián Preece (Cile), Juan Fernando Herrán (Colombia), Sila Chanto (Costa Rica), Reynier Leyva Novo (Cuba), María Rosa Jijón (Ecuador), Walterio Iraheta (El Salvador), Regina José Galindo (Guatemala), Adán Vallecillo (Honduras), Julieta Aranda (Messico), Rolando Castellón (Nicaragua), Humberto Vélez (Panama), Claudia Casarino (Paraguay), Fernando Gutiérrez (Perù), David Pérez Karmadavis (Repubblica Dominicana), Martín Sastre (Uruguay), Alexander Apóstol (Venezuela). Inoltre, sono stati inclusi nel progetto espositivo anche alcuni artisti europei che hanno realizzato le loro opere in America Latina: Alberto de Agostini (Italia), Gianfranco Foschino (Italia/Cile), Christine de la Garenne (Germania), Olaf Holzapfel con Teresa, Mirta, Dionisia, Noelia e Luisa Gutiérrez della comunità indigena Wichi (Germania/Argentina), Bjørn Melhus (Norvegia).
La mostra Entre Siempre y Jamás è accompagnata da una pubblicazione edita da Sala Editori in vendita presso i Bookshop Electa all’interno della Biennale, nelle migliori librerie e sul sito www.salaeditori.eu.
In alto: Martín Sastre, Uruguay