22 ottobre 2016. E’ sabato. Come tutte le mattine ci si ritrova nella nostra piccola mensa per la colazione e dove la signora Anna sta già preparando il nostro pranzo. Oggi finalmente ritiro i diversi formati di Plexiglass che ho ordinato e qualche foglio di Pvc nero e destinati subito ad uno stampatore che interverrà su questi supporti. Saranno alla base del lavoro che presento. Intanto i Bocs si animano. Dietro le grandi vetrate già si delineano le opere. Passo dal Bocs di Luca Guatelli. Veloce e incessante nel lavoro, contamina le vetrate con un segno che allude all’alfabeto arabo/indiano.
Un lavoro rivolto all’esterno è anche quello del collettivo Guerrilla Spam che mantiene un forte interesse per le tematiche sociali e per il rapporto tra individuo e spazio pubblico. Il lavoro è in progress ed è il tentativo di ridimensionare l’ego dell’artista. Passo da questo Bocs più che posso e aspetto di vedere quale destino sarà consegnato all’opera che sta crescendo velocemente.
Sì, perché i Bocs sono concepiti come laboratori aperti, si lavora a contatto con i cittadini. Tra il fiume e i Bocs una pista ciclabile che si anima soprattutto il weekend e in giornate di sole come oggi.
ll progetto BoCS-Art (the box of conteporary spaces) è una fabbrica di idee, un laboratorio di talenti, una piattaforma di confronto e dibattito artistico dove gli artisti sono chiamati a realizzare, durante la loro permanenza, i lavori da destinarsi al nascente Museo di Arte Contemporanea cittadino. Gli artisti propongono progetti che vanno dalla scultura alla performance fino alla videoarte, in una ricerca che li vede interagire anche in un dialogo costruttivo con il territorio.
Isotta mi aspetta… saluto gli artisti dell’area 1 e mi dirigo all’area 3. In verità ci ha chiamati tutti nel suo spazio di lavoro. Siamo parte della sua ricerca. Con “Atlas from the left side“, Isotta Bellomunno sta realizzando un atlante di errori collezionando i disegni delle mappe e degli ambienti di vita realizzati con la mano sinistra dagli stessi artisti ospiti dei Bocs. Ci siamo tutti, tocca a tutti. Inizio il mio disegno: un cerchio… Il clima è allegro.
Da il DIARIO di Jasmine Pignatelli arista in residenza per Bocs Art Cosenza | II sessione anno 2016