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Nove domande ai critici | Emanuele Beluffi

Per fortuna ci sono gli artisti: condividi, e in che misura, questa intonazione o inno che dir si voglia?
Condivido pienamente: non lo considererei un inno, in fin del conto l’artista non è la Madonna, però senza gli artisti non esisterebbero né le gallerie né l’indotto ad essi connesso (critici, curatori, collezionisti, giornalisti e operatori vari del settore). È vero d’altro canto che senza gallerie et cetera un artista non entra nel sistema. La domanda da porsi è allora se sia o no da condividere questo sistema

Considerando la “liquidità” della nostra epoca, quali sono, se ci sono, i limiti del soggetto artista?
Ora tutti parlano di Bauman (la famosa “liquidità”), ma non posso prendere posizione in merito: non ho letto un rigo che sia uno di Bauman. Ad ogni modo, i tempi attuali sono improntati a una massimizzazione della velocità della comunicazione, la qual cosa abbatte i muri e i confini e questo è grasso che cola per quei promotori (a patto che siano potenti) dell’arte contemporanea, i quali possono giustamente mantenere il suddetto sistema. Ancora, se sia buono o no questo sistema, dipende dai punti di vista e dalla visione del mondo che si ha

Qual è il tuo filo diretto con l’artista, il suo mondo, la sua vita privata? Ti sei mai innamorato di un artista?
Il mio filo diretto con l’artista avviene tramite studio visit, redazione di articoli, preparazioni di macchine di propaganda (sempre per iscritto sui vari canali) e mostre. Mai innamorarsi di un’artista (parlo per me veh), sono troppo matte come tutti gli artisti e meno male che lo sono

“Eppur mi son scordato di te”, cantava Lucio Battisti, o un’amnesia momentanea: chi ne ha fatto le spese quel giorno?
La musica italiana non mi è mai piaciuta, a parte alcune eccezioni rarissime. Una di queste è Battisti, di cui però mi piacciono solo “Con il nastro rosa” e “Ancora tu”

22 lezioni di vita imparate leggendo Harry Potter, o è sempre meglio il nostro Pinocchio? Chi è il Geppetto dell’arte?
Mai letto Harry Potter e Pinocchio l’avrò letto a sette anni, quindi non mi ricordo come va a finire la vicenda. Ad ogni modo, non c’è nessun Geppetto nell’arte

Qual è il difetto migliore nell’artista di successo?
L’artista di successo ha solo il pregio di vivere più o meno bene della sua arte

A chi “l’uomo del Monte” dice si? A chi dice no?
Ma che ne so

“Alla mediocrità chi ci pensa?”, si domandava Carmelo Bene …
Carmelo Bene si presta bene per l’opera dei giovani artisti

Predicare bene e razzolare meglio …un trend?
Abbasso il luogocomunismo

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