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Nominata la Giuria internazionale della Biennale Architettura 2018

Il Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta ha nominato, facendo propria la proposta delle Curatrici Yvonne Farrell e Shelley McNamara, la Giuria Internazionale della 16. Mostra Internazionale di Architettura (26 maggio – 25 novembre 2018), che risulta così composta:

Frank Barkow (Stati Uniti), fondatore e partner di Barkow Leibinger a Berlino, è un ricercatore e architetto praticante. Ha studiato alla Montana State University e alla Harvard Graduate School of Design. Dal 2016 è professore alla Princeton University School of Architecture e recentemente ha insegnato anche alla Harvard GSD.

Sofía von Ellrichshausen (Argentina) è architetto, artista e docente argentina. Insieme a Mauricio Pezo nel 2002 ha fondato lo studio d’arte e architettura Pezo von Ellrichshausen, con sede nella città di Concepción, nel sud del Cile. È stata co-curatrice del Padiglione cileno alla Biennale Architettura del 2008.

Kate Goodwin (Australia) è responsabile del settore architettura e Drue Heinz Curator alla Royal Academy of Arts. In questa veste coordina un programma di mostre, eventi e iniziative capaci di stimolare un dibattito sull’architettura e la sua intersezione con le arti.

Patricia Patkau (Canada) condivide la direzione di Patkau Architects con il partner John sin dalla fondazione dello studio nel 1978. Ha conseguito un Master in Architettura alla Yale University. Oltre alla pratica professionale è Professoressa Emerita alla School of Architecture della University of British Columbia, dove ha insegnato per oltre 20 anni.

Pier Paolo Tamburelli (Italia) è architetto, saggista e redattore della rivista milanese San Rocco; ha studiato all’Università di Genova e al Berlage Institute di Rotterdam. Nel 2004 ha fondato baukuh insieme a Paolo Carpi, Silvia Lupi, Vittorio Pizzigoni, Giacomo Summa e Andrea Zanderigo, con sede a Milano e a Genova.

La Giuria assegnerà i seguenti premi ufficiali:

  • Leone d’oro per la miglior Partecipazione Nazionale
  • Leone d’oro per il miglior partecipante alla Mostra Internazionale FREESPACE
  • Leone d’argento per un promettente giovane partecipante alla Mostra Internazionale

    FREESPACE

La Giuria avrà anche la possibilità di assegnare:

– un massimo di una menzione speciale alle Partecipazioni Nazionali
– un massimo di due menzioni speciali ai partecipanti alla Mostra Internazionale

FREESPACE

La cerimonia di premiazione si svolgerà contestualmente all’inaugurazione della 16. Mostra che avrà luogo sabato 26 maggio 2018 a Ca’ Giustinian, sede della Biennale diVenezia.
La 16. Mostra sarà aperta al pubblico nello stesso giorno alle ore 10.

Sito web ufficiale della Biennale Architettura 2018: www.labiennale.org

Hashtag ufficiale: #BiennaleArchitettura2018 #Freespace

Biografie dei giurati

Frank Barkow (Stati Uniti), fondatore e partner di Barkow Leibinger a Berlino, è docente, ricercatore e architetto praticante. Ha studiato alla Montana State University e alla Harvard Graduate School of Design. Dal 2016 è professore alla Princeton University School of Architecture e recentemente ha insegnato anche alla Harvard GSD. Altri incarichi di insegnamento comprendono, tra gli altri, la Architectural Association di Londra e la Cornell University. Barkow Leibinger è uno studio di architettura con sede a Berlino e New York, fondato nel 1993 da Frank Barkow e Regine Leibinger. L’approccio narrativo e di ricerca all’architettura e al design consente al lavoro di Barkow Leibinger di rispondere alle innovazioni e di risultare leader internazionale nelle tecniche di fabbricazione digitale e analogica. Questo know-how è aperto all’inclusione dinuovi materiali e alle loro applicazioni in un’attività in continua evoluzione. Barkow Leibinger realizzano diverse tipologie di edifici, tra cui luoghi di lavoro (industrie, uffici e masterplan), spazi culturali, residenziali e per eventi, nonché mostre e installazioni per il settore pubblico a livello internazionale. Tra gli edifici completati di recente troviamo la Trumpf Smart Factory di Chicago, il Fellows Pavilion per l’American Academy di Berlino, la HAWE Factory Kaufbeuren e il grattacielo per uffici Tour Total di Berlino. Il loro lavoro è stato incluso nel programma Serpentine Summer House 2016 di Londra ed è stato esposto alla 2a Chicago Architecture Biennial 2017. Ha fatto parte della 4a Biennale di Marrakech, della 14. e 11. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, ed è ospitato nelle collezioni permanenti del MoMA di New York e del Deutsches Architekturmuseum di Francoforte. Barkow Leibinger hanno vinto quattro National AIA Honor Awards for Architecture, il prestigioso Marcus Prize for Architecture, il Global Holcim Innovation Award per la sostenibilità e vari altri premi per l’architettura in Germania.

Sofía von Ellrichshausen (Argentina) è architetto, artista e docente argentina. Nel 2002, insieme a Mauricio Pezo, ha fondato lo studio d’arte e architettura Pezo von Ellrichshausen, con sede nella città di Concepción, nel sud del Cile. Il suo lavoro è stato esposto alla Royal Academy of Arts di Londra, come parte della Collezione Permanente dell’Art Institute di Chicago e del MoMA di New York, e alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, dove è stata anche co- curatrice del Padiglione cileno nel 2008. Ha insegnato all’Illinois Institute of Technology di Chicago, all’Universidad Católica de Chile di Santiago e alla Cornell University di Ithaca, New York. Ha tenuto conferenze alla Tate Modern e al Victoria & Albert Museum di Londra, al Metropolitan Museum of Art, all’Alvar Aalto Symposium e al Royal Institute of British Architects. Il suo lavoro è stato premiato con il Mies Crown Hall Americas Emerge Prize dall’IIT, il Rice Design Alliance Prize, l’Iberoamerican Architecture Biennial Award e il Chilean Architecture Biennial Award. Il lavoro del suo studio è stato pubblicato nelle edizioni monografiche di AV a Madrid, A+U a Tokyo, 2G a Barcellona e nei saggi Spatial Structure (B Architecture editore) e Naïve Intention (Actar). Sofía von Ellrichshausen è laureata in architettura presso la Universidad de Buenos Aires, dove ha ricevuto il diploma ad honorem FADU-UBA.

Kate Goodwin (Australia) è responsabile del settore architettura e Drue Heinz Curator alla Royal Academy of Arts. In questa veste coordina un programma di mostre, eventi e iniziative capaci di stimolare il dibattito sull’architettura e la sua intersezione con le arti. È inoltre responsabile della programmazione creativa di eventi speciali come le RA Lates, Open House, Lumière Festival e il Mayfair Art Weekend. Nel 2016 è stata insignita della Royal Institute of British Architects Honorary Fellowship per il suo contributo alla professione. Ha curato mostre come Sensing Spaces: Architecture Reimagined alla Royal Academy nel 2014 e New British Inventors: Inside Heatherwick Studio per il British Council (la mostra è stata portata in tour nell’Asia orientale nel 2015-16). Sta preparando la prossima mostra di Renzo Piano alla Royal Academy. Tra le altre mostre curate si ricordano: Thinking through Drawing: Chris Wilkinson RA (2016), Constructed Landscapes (2011), Relics of Old London: Photography and the spirit of the city (2010), Andrea Palladio through the Eyes of Contemporary Architects (2009) e Paper City: Urban Utopias (2009). È autrice di Dandelion: The Making of the UK Pavilion all’Expo mondiale di Shanghai 2010 (2011).

Patricia Patkau (Canada) condivide con John la direzione di Patkau Architects sin dalla sua fondazione nel 1978. Ha conseguito un Master of Architecture alla Yale University. Oltre alla professione di architetto, è Professoressa Emerita alla School of Architecture della University of British Columbia, dove ha insegnato per oltre 20 anni. È membro del Royal Architecture Institute of Canada, membro onorario dell’American Institute of Architects e del Royal Institute of British Architects, della Royal Canadian Academy of Art. Medaglia d’Oro del Royal Architecture Institute of Canada, è membro dell’ Order of Canada.

Pier Paolo Tamburelli (Italia) ha studiato all’Università di Genova e al Berlage Institute di Rotterdam. Nel 2004 ha fondato baukuh insieme a Paolo Carpi, Silvia Lupi, Vittorio Pizzigoni, Giacomo Summa e Andrea Zanderigo, con sede a Milano e Genova. baukuh ha realizzato la Casa della Memoria a Milano (2015) ed è attualmente impegnato in diversi progetti, tra cui il restauro della Scuola del Seminario di Hoogstraten (Belgio), la costruzione del flagship store della Birreria Poretti a Induno Olona (Italia), il masterplan di Pupillen ad Aalst (Belgio) e il piano strategico per la Città degli Studi di Tirana (Albania). baukuh ha preso parte alla Biennale di Rotterdam (2007 e 2011), alla Biennale di Istanbul (2012), alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia nel 2008 e 2012, alla Triennale di Lisbona (2016) e alla Biennale di Chicago (2015 e 2017). baukuh ha ricevuto l’Idea Tops Award di Shenzhen per il Miglior Edificio Pubblico del 2016, la menzione d’onore del Fritz Höger Preis (2017) e la menzione d’onore della Biennale di Rotterdam (2007). baukuh è stato nominato per il premio Mies van der Rohe (2017), la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana (2016 e 2012), il Zumtobel Group Award (2014), il Iakov Chernikov International Prize (2008 e 2006). baukuh ha pubblicato Due saggi sull’architettura (Genova, 2012 e Zurigo, 2014) e Casa della memoria (Milano, 2016). Tamburelli ha partecipato alla mostra Mutations(2000) e ha collaborato con Domus dal 2004 al 2007. Ha tenuto conferenze in diverse università e istituzioni culturali, tra cui l’Architectural Association di Londra, La Biennale di Venezia, la University of California Berkeley, la Cornell University, l’EPF di Losanna, l’ETSAM di Madrid, l’ETH di Zurigo, la FAU di San Paolo, la FFAR di Stoccolma, lo IUAV di Venezia, il Kunsthal di Rotterdam, il MAXXI di Roma, il MoMA di New York, la RWTH di Aquisgrana, la Shahid Beheshti University di Tehran, la Tongji University di Shanghai, la Triennale di Milano, e l’USI di Mendrisio. Tamburelli ha insegnato al Berlage Institute di Rotterdam, alla TUM di Monaco, alla FAUP di Porto, alla University of Illinois a Chicago, ed è attualmente professore al Politecnico di Milano. Tamburelli ha ricevuto gli Icon Awards 2012 ed è stato nominato per l’Harvard GSD WheelwrightPrize 2016. È uno dei fondatori e redattori della rivista di architettura San Rocco.

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