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Nello Petrucci – Over The Sky

Volge a termine la mostra dell’artista di origini pompeiane Nello Petrucci, ospitata nella prestigiosa sede dell’Ambasciata Americana a Roma e curata da Francesca Barbi Marinetti e Anna Maria Volpacchio. Da Napoli a New York e viceversa, per poi approdare nuovamente in Italia, è sempre così, in viaggio, con la valigia in mano e lo sguardo posato fra cielo e terra, che Nello Petrucci, nelle soste del proprio fare, trova l’ispirazione per una pittura fatta di attraversamenti, tuffi nell’arte del passato e nel tempo, che riorganizza secondo un immaginario perfettamente capace di raccontare lo spirito della contemporaneità.

Innanzi tutto la tecnica, ossia il décollage, ma non quello prettamente detto che ammicca palesemente al linguaggio di Mimmo Rotella – certamente punto di riferimento per Petrucci – piuttosto un décollage che si fa sinonimo di stratificazione e che, come spiega puntualmente Francesca Barbi Marinetti, corrisponde alla “nostra storia, nella sua profondità temporale, – ovvero – alla contemporaneità nell’affastellamento della comunicazione globale”. La stratificazione è pertanto e innanzi tutto “cultura”, quella della sua Pompei che nel sottosuolo arresta da millenni le sue stesse origini, quella di New York che ci porta fino all’altezza delle Torri Gemelle, per ricordarci in seguito come la storia dell’umanità sia anche e soprattutto scandita da tragedie. Ma non solo, parliamo anche della storia artistica dell’uomo sicché Nello Petrucci con la sua pittura riesce ad accompagnarci gradualmente in un percorso che dal “graffitismo pompeiano trapassa nel writing newyorkese tanto quanto la pittura murale nella street-art!” (Marcello Francolini). 

Con Over The Sky Nello Petrucci vola, prima rasente la terra recuperando – se così vogliamo dire – ciò che resta della comunicazione cittadina. Frammenti di manifesti, carte, cartelloni cinematografici e pubblicitari sono riorganizzati dall’artista nella forma di “strappo” – proprio ciò che lo lega formalmente a Rotella e che, quando vola al di sopra del cielo, nella verticalità delle sue opere diventano, non solo  specchi di ciò c’era ma nuove e poetiche visioni. In un certo senso, con un’estetica informale ma che d’istintivo ha ben poco, e in combinazione a un forte realismo di matrice poppeggiante, Nello Petrucci è come se originasse delle finestre solo apparentemente opacizzate. A guardare bene, infatti, fra le fessure frastagliate delle carte strappate o nei sostrati della pittura stessa, si scorgono immagini di figure umane, scritte e edifici ma soprattutto reticolati urbani visti in prospettiva aerea o meglio ancora rappresentati alla maniera di Google map. Ecco allora, che questa mostra all’Ambasciata Americana di Roma, enfatizza ancora di più quel desiderio  di superare i confini e stratificare “culture” che sin dagli esordi accompagna l’opera di Nello Petrucci.

La mostra è corredata da un catalogo della CarloCambi editore, è a cura di Marcello Francolini critico d’arte e con testi di Francesca Barbi Marinetti, curatrice della mostra, Marcello Francolini, Lara Caccia, docente Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, Maria Letizia Paiato, docente Accademia di Belle Arti di Macerata, Mary Angela Schroth, direttrice galleria Sala Uno Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Roma, e Mario Sesti, regista e noto critico cinematografico.

Nello Petrucci – Over The Sky

Ambasciata degli Stati Uniti d’America

Via Vittorio Veneto 121 – Roma

Fino al 29 giugno 2019

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