Galleria Continua ospita fino al 4 maggio 2013 nei suoi spazi di San Gimignano la mostra personale dell’artista bulgaro Nedko Solakov.
Al centro del nuovo progetto espositivo: “I Want Back Home (said the big frog)” una complessa installazione allestita nella platea della galleria e “Paintings with No Texts”, venti grandi quadri olio su tela, appositamente realizzati per la mostra. Questo nuovo corpus di opere costituisce la più ampia serie di dipinti mai realizzata dall’artista.
Nedko Solakov ha saputo sviluppare la sua opera nell’equilibrio perfetto tra forma e contenuto, tradizione e rottura. Nel suo lavoro l’artista si avvale di differenti tecniche, caratterizzate da un linguaggio esplicito, immediato e spesso spiazzante che mette a nudo le convenzioni del vivere quotidiano e riflette sui nostri meccanismi di pensiero, sul rapporto fra storia personale e collettiva, fra sfera privata e dimensione sociale, fra realtà e immaginazione. Affascinato sin da bambino dalla favola (e dai suoi orrori), l’artista si diverte a depistare, deviare, invertire, sovvertire. Solakov ha una naturale propensione alla fiaba, i suoi disegni raccontano di mondi fantastici e di personaggi che ti stregano.
Quando immaginazione e vita personale dell’artista si accavallano, nascono opere come ” I Want Back Home (said the big frog)”. L’installazione si compone di 14 vetrine e altrettanti video che attraverso immagini fotografiche, testi, appunti e registrazioni documentano le tappe di un viaggio durato 14 giorni, quello intrapreso dall’artista per prendere parte a una mostra presso il Rockbund Art Museum di Shanghai. Avendo paura di volare, Solakov decide di raggiungere la Cina via treno in compagnia della moglie e di Joji, una rana giocattolo che aveva acquistato qualche anno prima in un negozio di Chinatown a New York per una delle sue installazioni. Esaudire il desiderio di Joji ovvero far ritorno alla sua città “natale”, Shanghai per l’appunto, è la motivazione che spinge l’artista ad affrontare il lungo viaggio. La rana è l’eroe principale dei 14 capitoli che raccontano questo “ritorno a casa”. La storia si snoda lungo le geografie e le atmosfere dei paesi che la transiberiana attraversa: Bulgaria, Romania, Moldova, Ucraina, Russia, Mongolia; fino a raggiungere la Cina. Un viaggio puntellato d’ironia e tristezza che si conclude con la stupefacente affermazione di Joji, dopo aver girato il mondo: “I want to go back home, to Sofia!”.
La narrazione, cifra stilistica di Solakov, in “Paintings with No Texts” si sviluppa esclusivamente in forma d’immagine. Potenti, poetici e visionari questi dipinti si sottraggono a qualsiasi forma di scrittura fatta eccezione per il titolo, riportato sul lato destro di ciascun telaio.
In mostra anche un altro inedito “A Rather Split (visually) Personality“, ironico autoritratto incastonato all’interno di una preziosa cornice dorata appositamente disegnata dall’artista. Quest’opera mette in evidenza l’inclinazione di Solakov ad unificare e separare le sue molteplici personalità artistiche – tante quanti sono gli stili rappresentati nell’insolita cornice – sperimentando forme visive sempre diverse nella determinazione di sfuggire ad un modus operandi immediatamente riconoscibile. “Oggi, dichiara l’artista, è molto più semplice giocare con la diversità del mio lavoro. Agli inizi degli anni Novanta la mia produzione veniva reputata troppo eterogenea per essere ricondotta a un solo artista. Ora questa diversità è stata completamente accettata e rappresenta un valore aggiunto che rende le mostre personali visivamente accattivanti”.
Fino al 4 maggio 2013
NEDKO SOLAKOV Paintings with No Texts (A Foreplay)
2012-2013 olio su tela 130 x 162 cmCourtesy: GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Le MoulinPhoto by: Dimitar Solakov and Irena Ashikova