La mostra “Nascita della materia. Lucio Fontana e Albissola”, a cura di Luca Bochicchio con la consulenza di Enrico Crispolti e Paola Valenti, si presenta come un’occasione per fare un viaggio nel tempo a cinquant’anni dalla scomparsa dell’artista.
Inaugurata il 2 agosto e visitabile fino al 2 dicembre 2018, si sviluppa a partire da un nucleo di opere ospitate all’interno del MuDa (Museo Diffuso Albissola) ma si offre come una caccia al tesoro di opere e soprattutto di atmosfere ancora percepibili nei luoghi ai quali, a partire dal 1936, Lucio Fontana si legò umanamente e creativamente in un crescendo di intensità.
Le Ceramiche Mazzotti (appartenenti alla famiglia del suo amico Tullio d’Albisola Mazzotti), le Ceramiche San Giorgio, la Cooperativa Stovigliai sono tra le fucine in cui la sperimentazione di Fontana trova agio di esprimersi, andando ad attuare la vocazione di un luogo che Crispolti descrive benissimo nella pubblicazione che arricchisce la mostra: “Albissola è infatti veramente stata una capitale mediterranea dell’avanguardia europea in termini di immaginazione plastica primaria, elementare, sorgiva, animistica, nella manipolazione di terre, colori, forme e informità espressive, e anche in estensione di campo operativo ambientale”.
Albissola è il luogo in cui viene redatto da Marinetti il Manifesto futurista della Ceramica e Aereoceramica del 1938; sempre qui nell’agosto del 1957 gli artisti Piero Manzoni, Guido Biasi, Mario Colucci, Ettore Sordini e Angelo Verga concepiscono il “Manifesto di Albisola Marina”; vi risiedono per periodi più o meno lunghi Asger Jorn, Karel Appel, Enrico Baj, Wilfredo Lam, per citarne alcuni.
Del primo anno di soggiorno di Fontana rimane una testimonianza strepitosa: un coccodrillo a grandezza naturale cui si attorciglia un serpente, un bestiolone in terraglia posto nel giardino della Fondazione Giuseppe Mazzotti. Accanto, nella gemella fabbrica Mazzotti progettata da Diulgheroff, si trova esposto, in occasione della mostra, il bellissimo ritratto di Esa Mazzotti, ceramista a sua volta e designer di gioielli, nonché alcuni scatti inediti che riprendono Fontana mentre modella il ritratto della donna.
Poi c’è la sua abitazione-studio a Pozzo Garitta; il Bar Testa; il mosaico e le tre nature in gres realizzate per il lungomare degli Artisti; il Concetto Spazialead Albisola Superiore: un murale di ceramica di grandi dimensioni, inserito nelMuseo Giardino Pacetti. Gli altri interventi dell’artista si trovano corto raggio: ai Piani di Celle Ligure, nella chiesa dell’Assunta, e a Varazze, con il soffitto spazialista del ristorante Kursaal Margherita.
A Savona le opere di Fontana di proprietà della Fondazione Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo vengono valorizzate da approfondimenti didattici in Palazzo Gavotti (la Pinacoteca Civica); svoltato l’angolo, accolte nel Museo della Ceramica, si possono ammirare altre ceramiche dell’artista italo-argentino.
NASCITA DELLA MATERIA. LUCIO FONTANA E ALBISOLA
Fino al 2 dicembre 2018
Albissola Marina // MuDa (Centro Esposizioni e altre sedi)
Savona // Museo d’Arte di Palazzo Gavotti e Museo della Ceramica