Il 7 settembre sarà l’ultimo giorno a disposizione per visitare MultiVerso, interessante mostra a cura di Antonella Marino, con produzione ed organizzazione della Galleria Cosessantuno Artecontemporanea di Gianmichele Arrivo.
A confronto, due bravi artisti di origine tarantina, Sarah Ciracì e Renato Galante, che negli spazi di un’antica fabbrica di ceramiche di Grottaglie hanno dato vita ad un differente universo.. o meglio – per citare la teoria dell’universo a inflazione caotica, che contempla la possibilità dell’esistenza di altri mondi paralleli – da un universo genitore, per fluttuazioni di energia i due hanno ricreato piccole “bolle”, ognuna delle quali autonoma, ma capace di esercitare azioni reciproche sulle altre.
E sono micro bolle i singoli lavori, co-firmati dai due artisti, che nella loro totalità costituiscono un percorso articolato che contempla una pluralità di linguaggi: tradizione e tecnologia si integrano a pieno per incarnare poetiche e caratteristiche delle ricerche di Ciracì e Galante.
La pittura e la ceramica si affiancano così a videoproiezioni e luci UV; si combinano nella visualizzazione di scenari fantascientifici. Due mondi creativi si fondono, si allargano, moltiplicandosi, lasciando il posto ad un MultiVerso in cui, seguendo la visionarietà dell’arte, le leggi della fisica (come la forza di gravità) sono alterate e nessun metallo pesante è tossico; un mondo in cui argilla ed acqua, ma anche le polveri di diossina appaiono tutti elementi naturali, co-fondatori della realtà conosciuta.
Nella sua bellezza controversa, il paesaggio tarantino sembra essere fonte d’ispirazione per questo scenario altro, forse utopica “fuga” da una realtà corruttibile e corrotta, (anche) nella sua fragilità eco-sistemica.