L’attività espositiva del MAXXI_Museo nazionale delle arti del XXI secolo, che il 30 Maggio aprirà finalmente al pubblico, partirà con quattro proposte molto interessanti. Saranno visitabili:
– Spazio. Dalle collezioni di arte e architettura del MAXXI, a cura di Pippo Ciorra, Alessandro D’Onofrio, Bartolomeo Pietromarchi e Gabi Scardi, che un unico percorso tra l’interno e l’esterno del museo, espone circa 90 opere della collezione Arte (tra cui quelle di Alighiero Boetti, William Kentridge, Giuseppe Penone, Francesco Vezzoli), in dialogo con installazioni site specific di dieci architetti e studi di architettura internazionali (tra cui Diller Scofidio + Renfro, lacaton & vassal Architetcs, R&Sie(n), West 8). Questa esposizione include: Geografie italiane, un’installazione video lunga 40 metri per un racconto interattivo sull’architettura italiana degli ultimi 60 anni, attraverso disegni, fotografie, interviste, frammenti cinematografici, liberamente rielaborati e assemblati da Studio Azzurro; NETinSPACE, viaggio nella Net Art per esplorare le contaminazioni tra il mondo virtuale e quello fisico attraverso le opere, tra gli altri, di Miltos Manetas, Bianco-Valente, Stephen Vitiello; le due opere vincitrici del concorso internazionale MAXXIduepercento, per la precisione Rette di luce nell’Iperspazio curvilineo di Maurizio Mochetti (allestimento di luce ed elementi scultorei nell’atrio del museo) e Emergency’s Paediatric Centre a Port Sudan Supported by MAXXI di Massimo Grimaldi (video, mostrato in doppia proiezione sincrona su una parete esterna del MAXXI, che documenta le fasi di costruzione e l’inizio dell’operatività del nuovo ospedale di Emergency a Port Sudan, finanziato con i fondi del MAXXIduepercento, che l’artista ha devoluto a questo progetto).
– Gino De Dominicis. L’Immortale, a cura di Achille Bonito Oliva, che esplica l’intero iter della ricerca di una figura chiave per l’arte italiana contemporanea e punto di riferimento per le giovani generazioni, attraverso l’esposizione di oltre 130 opere. In sostanza, la più ampia retrospettiva mai dedicata all’artista.
– Luigi Moretti architetto. Dal Razionalismo all’Informale, a cura di Bruno Reichlin e Maristella Casciato, analisi dell’opera progettuale e dell’attività teorica di uno dei maggiori protagonisti della cultura architettonica del ‘900.
– Kutlug Ataman. Mesopotamian Dramaturgies, a cura di Cristiana Perrella, progetto di uno dei più interessanti artisti turchi contemporanei che abbiamo già avuto modo di presentarvi. Si tratta di otto opere video che riflettono sul problematico rapporto tra Oriente e Occidente, modernizzazione e tradizione, globalizzazione e persistenza delle culture locali. L’artista, portato in Italia da Francesca Minini, è attualmente protagonista alla Biennale di Sydney con la mostra The Beauty of Distance.