Montefantasma è la personale dell’artista romana Sabrina Casadei, presentata alla Galleria Nicola Pedana di Caserta, e recentemente conclusasi, accompagnata dal testo critico di Chiara Pirozzi.
Sono gli ultimi lavori realizzati dall’artista, opere su tela, i protagonisti di questo spaccato, esposti per la prima volta insieme ad un’installazione del 2016. Lavori che, attraverso l’azione circolare del ricamo, un gesto pittoricamente ripreso nella continuità delle pennellate, hanno dialogato fra loro in modo inaspettato.
Con colori freddi e quasi irreali, dalle cromie che ricordano l’aurora boreale, l’opera di Sabrina Casadei si è mostrata caratterizzata da uno stato di sospensione e meraviglia al contempo, capace di traghettare lo spettatore in scenari sconfinati. Grazie anche alla propria esperienza personale (l’artista infatti ha recentemente svolto un periodo in residenza nel centro artistico NES che si trova nel piccolo paesino di Skagaströnd in Islanda), il tema del paesaggio – per l’appunto islandese – è stato particolarmente interiorizzato, fintanto da condurla alla creazione di forme organiche, dalla valenza in parte materica, attraversate da atmosfere mistiche tradotte per converso in scenari “veritieri”, sebbene schermati dal filtro del sogno. Sicché, queste terre lontane, private di ogni riconoscimento proprio di luogo, della loro identità, sono diventate nella poetica della Casadei mondi ignoti dove, l’osservatore finisce con il perdersi continuamente.
Tuttavia, il mistero viene a tratti svelato. Abbiamo visto grotte dell’inconscio in cui è possibile riconoscere percorsi, ma anche segni e simboli, derivati dalla messa in posa minuziosa del colore, risultato di una lenta meditazione progettuale. La particolare fluidità delle pennellate contribuisce, infatti, alla creazione di un’atmosfera immersiva, dove le opere di grande e medio formato, disposte nel white cube di Piazza Matteotti, sono in grado di catturare l’attenzione dell’osservatore, chiamandolo a riflettere sulla propria esperienza che trascende la visione dell’artista. La freddezza del paesaggio nordico, la distanza suscitata dai colori appartenenti a terre lontane è, inoltre, mitigata dalla presenza dei toni bruni aggiunti di ritorno in Italia, una sorta di contrasto termico che l’artista ha voluto risolvere nell’equilibrio cromatico.
Tale ricerca, puntando l’attenzione sulla relazione uomo-natura, si è mostrata, infine, ricca di contrasti. Proprio quelli che portano la mano dell’uomo a devitalizzare l’ambiente e proprio quelli che solo attraverso la nascita di una nuova energia potrebbero essere superati. Proprio quelli, in ultima analisi, che possono essere rintracciati in nuove forme di equilibrio così come ci racconta con grande eleganza e poesia Sabrina Casadei.
Piazza Matteotti 60, Caserta
Galleria Nicola Pedana
Mostra conclusa il 20 luglio 2019