Sulla splendida Isola di San Giorgio Maggiore, punto nevralgico e colorato dalla luce della città di Venezia, inaugurata durante la settimana di opening della 57. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, ci si imbatte nella mostra MICHELANGELO PISTOLETTO One and One makes Three, all’Abbazia di San Giorgio Maggiore, a cura di Lorenzo Fiaschi, esposizione che ci ricorda la necessità di un cambiamento sociale: “la combinazione di due unità dà vita a una terza unità distinta e inedita: è la creazione”.
Al centro della Basilica Suspended Perimeter – Love Difference, un’installazione di forma circolare costituita da specchi sospesi che estendono la vista al non visibile, offrendoci la concezione del tutto. Camminando entro uno spazio solitamente dedito alla preghiera, l’opera apre la nostra mente a riflessioni sull’accettazione delle differenze, sulle motivazioni che portano al conflitto, cercando di combatterle attraverso la forza dell’arte. Il cerchio è l’insieme infinito dei punti equidistanti da un punto dato e l’equilibrio di quella forma è presa di responsabilità e impegno a cui l’essere umano deve ad oggi giungere, è trovare equilibrio tra le differenze.
La Sala del Capitolo dell’Abbazia ospita Il Tempo del Giudizio lavoro in cui ognuna delle quattro religioni più diffuse nel mondo è rappresentata da un elemento simbolico posto davanti ad uno specchio, tranne l’Ebraismo i cui specchi sono a forma di tavole della legge; è uno spazio unico che racchiude tutte le religioni, unisce anziché dividere per cercare anche qui un punto d’incontro tra conflittualità religiose. Oltre le opere più recenti, la mostra ne ospita una selezione che hanno contraddistinto il percorso artistico di Pistoletto, dal 1960 in avanti, a partire dai suoi autoritratti del periodo giovanile. Vengono tolti espressione e movimento, Pistoletto ferma e raffredda fino ad arrivare allo specchio come ricerca della propria identità che è in realtà scoperta anche dell’altro. I suoi esperimenti per raggiungere il massimo di specularità del fondo appaiono ne Il Presente e sono trampolino di lancio verso i suoi notissimi Quadri Specchianti.
Presente all’interno della Basilica la serie realizzata nel 2015 durante il suo soggiorno a Cuba, in cui ci riferisce il modo di vivere delle persone di quel paese, terreno fertile per il cambiamento. Significativa la presenza del Manifesto con cui invita le persone a collaborare con lui alla XXXIV Biennale di Venezia affermando chiaramente: “per collaborazione intendo un rapporto umano non competitivo ma di intesa sensibile e percettiva. Cedere una parte di me stesso a chi desidera cedere una parte di se stesso è l’opera che mi interessa.” Questo è l’intento e Pistoletto è tornato a Venezia, stavolta su un’altra isola.
MICHELANGELO PISTOLETTO One and One makes Three
Basilica di San Giorgio Maggiore
Isola di S.Giorgio Maggiore, 30133 Venezia VE
Fino al 26 novembre 201
La mostra è promossa da: Associazione Arte Continua, in collaborazione con Abbazia di San Giorgio Maggiore – Benedicti Clausura Onlus e con il supporto di GALLERIA CONTINUA San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana