Non è la prima volta che incontriamo Michelangelo Consani in Giappone. Nel 2010 era nel distretto di Aichi assieme agli artisti invitati alla Triennale, invece quest’anno lo ritroviamo dal 17 gennaio 2014 con una mostra personale dal titolo Nove elefanti bianchi e una patata, presso la Gallery Side 2 di Tokyo. Sempre nell’ambito della sua personale ricerca rivolta ad indagare gli aspetti della storia collettiva e individuale -includendo tematiche come il sociale e la sostenibilità- Consani avanza per questa mostra una considerazione culturale e di significato sul termine “elefante bianco”: per la cultura asiatica simbolo di buon auspicio, per quella anglosassone emblema di beni e progetti ingombranti di dubbia utilità. Partendo da questo sottile ossimoro culturale proveniente da distanze (non solo) geografiche, Consani usa lo spazio della galleria come se fosse la mappatura di un mondo: il centro della stanza diventa la depressione caspica (il bacino aralo-caspico dove Asia e Europa si incontrano) dove due volti scolpiti in marmo nero di Belgio si guardano passandosi una patata con la bocca; tutta l’area che circonda il centro individuato è invece occupata da varie figure “elefanti” come agronomi, scienziati ed economisti. In tutta l’installazione sembra insinuarsi un bagliore simbolico di significato che illumina qui un incontro, lì uno scontro; qui il difetto di un sistema che non funziona (quello capitalistico?) e lì l’appiglio per una soluzione salvifica. Le sculture di Consani sono “monumenti” della transitorietà più che opere celebrative. Esse tendono all’astrazione più che ad una concretezza durevole.
Michelangelo Consani (Livorno, 1971). Dopo una serie di importanti mostre collettive (Artkliazma, Russia; Schunck Glaspaleis, Paesi Bassi; Musée d’Art Contemporain du Val de Marne, Francia; Center for Contemporary Art Celje, Slovenia; Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Biella), nel 2010 riceve da EX3 Centro per l’Arte Contemporanea di Firenze il premio come miglior artista under 40. Lo stesso anno, prende parte alla prima Triennale di Aichi. Nel 2011 realizza una mostra personale presso la Kunstraum di Monaco di Baviera e presso CAMeC Pianozero della Spezia; nel 2012 espone al Museo Pecci di Prato e di Milano e alla Biennale di Dakar. Nel 2013 il Museo di Lissone lo invitare a realizzare un progetto speciale in occasione dell’inaugurazione del museo. Recentemente la Kunstverein Milano / Amsterdam / New York ha pubblicato un libro sull’artista, il libro è stato presentato al PS1 di New York.
GALLERY SIDE 2
Roppongi Minato-ku Tokyo, Giappone
Inaugurazione: venerdì 17 gennaio 2014- ore 18.00
dal 17 gennaio al 28 febbraio 2014