MIART 2016
“miart è una fiera in cui moderno e contemporaneo dialogano con continui rimandi o con echi più o meno espliciti: un’occasione per riflettere sulla continuità fra passato e presente.
miart vuole sottolineare ancora di più questo aspetto e allo stesso tempo lavorare sulla possibilità di sperimentare strategie istituzionali alternative a quelle consuete. L’obiettivo è quello di iniziare un percorso che porti miart ad essere attiva nella produzione moderna e contemporanea durante tutto l’anno e non solo nei tre giorni dell’evento fieristico.
miart diventa un collettore di ambiti, strutture ed esperienze variegate in grado, da una parte, di connettere tra loro le specificità che esistono nel tessuto culturale ed economico di Milano, dall’altro, di incubare importanti realtà internazionali”.
Con questa dichiarazione d’intenti, forte e ben strutturata, si apre la ventunesima edizione di miart, evento fieristico che, negli ultimi tre anni, sotto la direzione di Vincenzo De Bellis, confermato direttore artistico e affiancato da quest’anno nella vicedirezione da Alessandro Rabottini, è cresciuta notevolmente, aprendosi sin da subito al mercato internazionale, senza trascurare la frenesia artistica che, da sempre, connota Milano come capitale italiana dell’arte. Infatti, le sezioni della fiera e gli eventi in città sono pensati e organizzati secondo il principio di “attraversamento”. Un leitmotiv sostanziale, dove discipline diverse s’intrecciano e s’incontrano originando situazioni inedite e particolari sostenute dal forte desiderio di intercettare pubblici provenienti anche da altri ambiti, per definire nuovi campi d’azione dell’arte. miart, pertanto come luogo idoneo alla comunicazione tra saperi, come spazio di “scambi” oltre che esperienza culturale fondata sulla base della teoria de “L’Economia delle Esperienze”, un pensiero dove la produzione di beni e servizi è intesa come non più sufficiente, e dove le “esperienze” sono offerte a costituire il fondamento della creazione di valore. miart, infine, come punto di incontro e relazione tra internazionalità, arte e quel business delicatissimo che trasforma la creatività di oggi in cultura di domani.
“miart rappresenta un prodotto peculiare e prezioso per Fiera Milano – afferma Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di Fiera Milano –, una manifestazione dove si fondono aspetti importanti come l’arte, l’amore italiano per la cultura, il legame con il territorio e il rapporto con la città di Milano”. Il tema scelto per la campagna di comunicazione di miart 2016 è l’apicoltura che, prendendo spunto dal rapporto tra l’uomo e il mondo naturale e animale, traccia l’identità visiva della fiera stessa, giocando con ironia, ma anche con sostanza, sulla simbologia che lega il mondo delle api, la loro operosità e i processi di produzione e allevamento, e quello dell’arte. Gli apicoltori, che si prendono cura e diffondono la produzione, sono immaginati come i galleristi, i collezionisti e la fiera stessa. Gli alveari, con le loro strutture modulari, sono simili agli stand-favi di miart; il miele, la propoli e gli altri prodotti dell’alveare, sono accostati ai lavori degli artisti che come le api popolano la fiera, infine i collezionisti e gli operatori che si radunano in fiera sono immaginati come api sul miele; e ancora, l’operosità dell’alveare come lo specchio della milanesità e l’impollinazione primaverile come il simbolo del risveglio di primavera – the spring awakening – che ormai da quattro anni caratterizza Milano durante la settimana di miart. Gli scatti della campagna, progettati sia in studio sia in ambientazioni outdoor, sono realizzati dalla fotografa Bea De Giacomo in collaborazione con il collettivo Rio Grande (Lorenzo Cianchi, Natascia Fenoglio, Francesco Valtolina) coadiuvati da Mousse, anche quest’anno responsabile della comunicazione visiva e dell’immagine di miart dal 2013.
Presenti quest’anno a miart, 154 gallerie internazionali rappresentative di 16 paesi: Austria, Belgio, Corea, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Norvegia, Repubblica Slovacca, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Uruguay e suddivise, come di consueto in diverse sezioni tematiche.
Le Gallerie: 313 Art Project, Seoul; Acappella, Napoli; Amt_project, Bratislava; Apalazzogallery, Brescia; Alfonso Artiaco, Napoli; Piero Atchugarry, Pueblo Garzón; Galerie Bernhard, Zürich; Maria Bernheim, Zürich; Blain | Southern, London; Blu, Milano; Boccanera, Trento; Thomas Brambilla, Bergamo; Brand New Gallery, Milano; Gavin Brown’s Enterprise, New York; C+N CANEPANERI, Milano – Genova – Courmayeur; Ca’ di Fra’, Milano; Camp Design Gallery, Milano; Campoli Presti, London – Paris; CAR DRDE, Bologna; Cardelli & Fontana, Sarzana; Cardi, London – Milano; CLEARING, New York – Brussels; Marta Cervera, Madrid; China Art Object, Los Angeles; Luciano Colantonio, Brescia; Sadie Coles HQ, London; Contini, Venezia – Cortina d’Ampezzo; Continua, San Gimignano – Beijing – Les Moulins – Habana; Cøpperfield, London; Raffaella Cortese, Milano; Cortesi Gallery, Lugano – London; Guido Costa Projects, Torino; Riccardo Crespi, Milano; Studio Dabbeni, Lugano; Bianca D’Alessandro, Copenhagen; Monica De Cardenas, Milano – Zuoz; Massimo De Carlo, Milano – London – Hong Kong; de’ Foscherari, Bologna; Luisa delle Piane, Milano; Dep Art, Milano; Dépendance, Brussels; Tiziana Di Caro, Napoli; Dimoregallery, Milano; Doppelgaenger, Bari; Anat Ebgi, Los Angeles; Ellis King, Dublin; Emalin, London; Erastudio Apartment-Gallery, Milano; Ermes-Ermes, Roma; Exile, Berlin; Frediano Farsetti, Firenze; Erica Fiorentini, Roma; Marie-Laure Fleisch, Roma; Marc Foxx, Los Angeles; Frittelli Arte Contemporanea, Firenze; Frutta, Roma; Fumagalli, Milano; FuoriCampo, Siena; Giustini / Stagetti Galleria O. Roma, Roma; Giorgio Galotti, Torino; garcía galería, Madrid; Gariboldi, Milano; Gillmeier Rech, Berlin; Armanda Gori, Prato; Greene Naftali, New York; Grieder Contemporary, Zürich; Studio Guenzani, Milano; Hagiwara Projects, Tokyo; Honor Fraser Gallery, Los Angeles; Il Ponte, Firenze; A Arte Invernizzi, Milano; Rodolphe Janssen, Brussels; kaufmann repetto, Milano – New York; Kayne Griffin Corcoran, Los Angeles; Kinman, London; Köenig Galerie, Berlin; Andrew Kreps, New York; Matteo Lampertico, Milano; Laveronica, Modica; Emanuel Layr, Wien; Lelong, Paris – New York; Josh Lilley, London; Limoncello, London; Lorenzelli Arte, Milano; Massimo Lunardon, San Giorgio di Perlena; Machado-Muñoz, Madrid; Magazzino, Roma; Galleria d’Arte Maggiore G.A.M., Bologna; Mai 36, Zürich; Norma Mangione, Torino; Giò Marconi, Milano; Primo Marella, Milano; Martini & Ronchetti, Genova; Mathew, Berlin – New York; Mazzoleni, Torino – London; Francesca Minini, Milano; Massimo Minini, Brescia; Montrasio Arte – Km0, Milano – Monza / Innsbuck; Nero, Arezzo; Nicodim Gallery, Los Angeles – Bucharest; Nilufar, Milano; NoguerasBlanchard, Madrid – Barcelona; Noire Gallery, Torino; Office Baroque, Brussels; P420, Bologna; Francesco Pantaleone, Palermo; Poggiali e Forconi, Firenze; Claudio Poleschi, Lucca; Prometeogallery, Milano; Raucci/Santamaria, Napoli – Milano; Repetto Gallery, London; Anthony Reynolds, London; Michela Rizzo, Venezia; Robilant+Voena, London – Milano – St. Moritz; Lia Rumma, Milano – Napoli; Richard Saltoun, London; Federica Schiavo Gallery, Roma; Esther Schipper, Berlin; Galleria dello Scudo, Verona; Secondome, Roma; Società di Belle Arti, Viareggio – Cortina d’Ampezzo; Spazia, Bologna; SpazioA, Pistoia; Sperone Westwater – New York; Christian Stein, Milano – Pero; Subalterno 1, Milano; T293, Napoli – Roma; Tega, Milano; The Gallery Apart, Roma; The Gallery, Brussels; The Goma, Madrid; Tonelli, Milano; Tornabuoni Arte, Firenze – London – Milano – Paris; Steve Turner, Los Angeles; Rita Urso, Milano; VI, VII, Oslo; Antonella Villanova, Firenze; Vistamare, Pescara; Michael Werner, New York – London; Wilkinson, London; Z2O Sara Zanin Gallery, Roma; Zero…, Milano; Zieher Smith & Horton, New York.
LE SEZIONI DI MIART
Decades, novità di questa edizione, è una sezione all’interno della quale sono inserite 9 gallerie (Blain Southern -London, Studio Guenzani – Milano, Centro Matteucci – Viareggio, Richard Saltoun – London, Galleria dello Scudo – Verona, Sperone Westwater – New York, Christian Stein – Milano – Pero, Michael Werner – New York – London, Wilkinson – London) che propongono un percorso lungo il XX secolo scandito per decenni, finalizzato a valorizzare, in particolare, l’arte storica di qualità, a cura di Alberto Salvadori, Direttore, Museo Marino Marini, Firenze.
Established raccoglie 99 espositori suddivisi nelle sottosezioni Master, per le gallerie che propongono artisti storicizzati, e Contemporary, dedicata alle gallerie specializzate nel contemporaneo
Emergent, sezione dedicata a 16 gallerie internazionali (Acapella – Napoli, Galerie Bernhard – Zürich; Maria Bernheim – Zürich; Car Drde – Bologna; Cøpperfield – London; Bianca D’Alessandro – Copenhagen; Doppelganger -Bari; Ellis King -Dublin; Emalin – London; Ermes–Ermes – Roma; FuoriCampo – Siena; garcía galería – Madrid; Gillmeier Rech – Berlin; Hagiwara Projects – Tokyo; Kinman – London; Room East – New York) chiamate a proporre progetti sulla ricerca delle giovani generazioni, selezionate da Nikola Dietrich, Curatrice Indipendente, Berlino.
THENnow, 8 coppie di gallerie nelle quali sono messi in dialogo un artista storico e uno appartenente a una generazione più recente, a cura di Jarrett Gregory (Associate Curator of Contemporary Art, Los Angeles County Museum of Art) e Pavel Pyś (Exhibitions and Displays Curator, Henry Moore Institute, Leeds).
In questa sezione: GIOVANNI ANSELMO, Vistamare, Pescara e DANIEL STEEGMANN MANGRANÈ, Esther Schipper, Berlin; IRMA BLANK, P420, Bologna e MAAIKE SCHOOREL, Marc Foxx, Los Angeles; GIUSEPPE CHIARI, Armanda Gori, Prato e LAWRENCE ABU HADMAN, Laveronica, Modica; PIETRO CONSAGRA, Tega, Milano e LUCA MONTERASTELLI, Lia Rumma, Milano – Napoli; FLORENCE HENRI, Martini & Ronchetti, Genova e HARIS EPAMINONDA, Massimo Minini, Brescia; JIŘĺ KOLÁŘ, Lelong, Paris – New York e IBRAHIM MAHAMA, Apalazzogallery, Brescia; GASTONE NOVELLI, Galleria dello Scudo, Verona e NICK MAUSS, Campoli Presti, London – Paris; RIRKRIT TIRAVANIJA, Gavin Brown’s Enterprise, New York e KORAKRIT ARUNANONDCHAI, Clearing, New York – Brussels.
Object, sezione formata da una selezione di 14 gallerie (Camp Design Gallery, Milano; Luciano Colantonio, Brescia, Luisa delle Piane, Milano, Dimore Studio, Milano, Erastudio Apartment-Gallery, Milano, Massimo Lunardon, San Giorgio di Perlena, Machado-Muñoz, Madrid, Nero, Arezzo, Nilufar, Milano, O. Roma, Roma, Secondome, Roma, Subalterno 1, Milano, The Gallery, Brussels, Antonella Villanova, Firenze), attive nella promozione di oggetti di design contemporaneo concepiti in edizione limitata e fruiti come opere d’arte, a cura di Domitilla Dardi, Curatrice per il Design, MAXXI Architettura – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma
MIARTALKS
Per la prima volta miart stabilisce una collaborazione con In Between Art Film – la casa di produzione per film d’artista e video sperimentali fondata da Beatrice Bulgari – che ha ideato e trasformato i miartalks in una piattaforma tematica di discussione e confronto. Chiamati ai tavoli più di 40 artisti internazionali, curatori, film-maker, direttori di istituzioni, produttori e professionisti attivi nel campo delle arti visive e performative per discutere di come le pratiche artistiche time-based stiano ridefinendo i confini dell’arte contemporanea e dei suoi linguaggi, delle istituzioni e del collezionismo, sia pubblico che privato. La curatela dei miartalks 2016 è affidata a Ben Borthwick, direttore artistico del Plymouth Arts Centre (Plymouth, UK), responsabile di un forum cross-disciplinare atto a esplorare il dialogo in continuo movimento tra i mondi dell’arte visiva, del cinema, della musica, del video, del teatro e della danza.
PREMI E ACQUISIZIONI
Il Fondo di Acquisizione “Giampiero Cantoni” di Fondazione Fiera Milano, quest’anno raddoppia, portando da 50.000 a 100.000 € il fondo per acquisire opere d’arte moderna e contemporanea che andranno a costituire la collezione di Fondazione Fiera Milano. Le opere sono selezionate da una giuria internazionale composta dal Presidente di Fondazione Fiera Milano, Cav. Lav. Benito Benedini, e da Bettina Della Casa, Curatrice Museo della Svizzera Italiana di Lugano, Douglas Fogle, curatore indipendente e critico di Los Angeles, co-fondatore del curatorial office STUDIO LBV, e Martin Germann, Senior Curator dello S.M.A.K. di Ghent, avrà il compito di selezionare le opere che verranno acquisite.
È confermato il Premio Emergent, del valore di 4.000 €, destinato alla galleria più meritevole per la promozione di giovani artisti. Il premio è assegnato da una giuria internazionale composta da Luis Silva, Co-direttore della Kunsthalle di Lisbona, Polly Staple, Direttore della Chisenhale Gallery di Londra e Mirjam Varadinis, Curatore alla Kunsthaus di Zürigo. Seguono, il Premio Rotary Club Milano Brera – per l’arte contemporanea e i giovani artisti – e il Premio Herno, del valore di 10.000 €, organizzato in collaborazione con Herno SpA, che per il secondo anno è assegnato allo stand con il miglior progetto espositivo, da una giuria internazionale formata da Lionel Bovier, da gennaio 2016 Direttore del MAMCO, Musée d’art moderne et contemporain di Ginevra, Anna Colin, Curatore Associato alla Fondation Galeries Lafayette di Parigi e Co-direttore della Open School East di Londra, Annie Fletcher, Curatore delle mostre al Van Abbemuseum di Eindhoven e Jens Hoffmann, Deputy Director e Head of Exhibitions and Public Programs al Jewish Museum di New York.
PARTNER
Sono partner di miart il ristorante tre stelle Michelin da Vittorio e lo champagne Ruinart per la VIP lounge, l’hotel The Westin Palace Milan e Moroso per gli allestimenti degli spazi della fiera. Rinnovata la partnership con Sky Arte HD, con cui miart sta realizzando un format inedito in programma a chiusura della fiera. miart 2016 è anche vetrina per la nuova edizione del Menabrea Art Prize.