Il 24 agosto è iniziato Meridiani, il progetto di Giorgio Andreotta Calò – promosso da Nomas Foundation e tra i vincitori del bando Arte nei Cammini indetto dalla Regione Lazio e volto alla valorizzazione del tracciato regionale delle vie Francigene attraverso la realizzazione di opere d’arte – che lo vedrà protagonista di una lunga camminata che da Venezia lo porterà in direzione Amatrice, attraversando anche la Francigena est del Lazio.
Un cammino in solitario fino alla fine di settembre lungo la faglia Gloria, quella frattura orogenetica dalla quale il 24 agosto 2016 si è sprigionata l’energia che ha provocato il terremoto. Il nominativo della dolorosa frattura ha dato, infatti, origine al nome del suo lavoro Senza titolo (Gloria).
Partito dalla sua città natale, dove l’artista ha sentito l’eco della tragedia che si è abbattuta nel centro Italia ben tre anni fa, tale viaggio lo porta a riflettere fino a poter percepire emotivamente coloro che di quel ruggito hanno subito il dolore, perdendo la propria vita o quelle dei propri cari. All’altezza della Francigena Orientale del Lazio, l’artista imboccherà la rotta che da Leonessa conduce ad Amatrice, lasciando un segno, ad oggi non presente, che indichi la direzione da percorrere per arrivare ad Amatrice. Giunto ad Amatrice, si unirà alla popolazione locale per un ultimo cammino fino alla cava di Posta, frazione che attualmente accoglie i resti della città.
Quello di Giorgio è un rituale personale che amplia la capacità soggettiva ed esperienziale a una dimensione che ha conseguenze collettive, pubbliche, comunitarie. Manifestare solidarietà in modo ‘reale’, mettendo in gioco il proprio corpo.
Il frutto di tale esperienza sarà raccontato in primis dall’artista attraverso un libro/diario di viaggio. Successivamente Andreotta Calò effettuerà un laboratorio, a cura di Raffaella Frascarelli, con le comunità locali in cui la memoria condivisa diverrà uno spazio di ricostruzione dei legami di una comunità.