La galleria londinese BISCHOFF/WEISS ospita, fino al 2 Aprile, la seconda personale di Matt Golden nei suoi spazi. L’esposizione dal titolo More Bit Parts in Little Theatres si inserisce nel filone d’indagine sull’eredità dell’arte concettuale nella pratica artistica odierna, in cui Golden introduce la variabile del “caso” attraverso strategie performative (elaborate quando agiva sotto lo pseudonimo di Juan Carlode) che adotta per liberarsi dalle restrizioni che il proprio background impone a ognuno di noi. La “mise-en-scène” suggerisce che le opere possano essere il prodotto di una performance sospesa in anticipo e rimaste abbandonate in disordine in galleria: la forma prende qui la precedenza, manca una sceneggiatura che dobbiamo “immaginare in contumacia”.