Sabato 22 giugno alle 22.00, in occasione della terza edizione di Art Night Venezia nel Cortile Principale dell’Università Ca’ Foscari lo spettacolo MMK una performance multimediale di Masbedo e Marlene Kuntz.
Masbedo e Marlene Kuntz cominciano a collaborare nel 2008, quando la band compone le musiche per il video Glima. Insieme ad Aldo Nove e Vittorio Cosma, realizzano all’Arena Civica di Milano la monumentale videoinstallazione Indeepandance. Quindi, nel 2009, insieme a Gianni Maroccolo, produttore degli stessi Marlene Kuntz, il gruppo musica la videoinstallazione Schegge d’incanto in fondo al dubbio presentata dai Masbedo alla 53. Biennale di Venezia. Nel 2011 i Masbedo realizzano in Islanda quattro videoclip per l’album Ricoveri virtuali e sexy solitudini presentati in anteprima al Festival del cinema di Torino sancendo di fatto un forte sodalizio artistico.
Per la terza edizione di Art Night Venezia, sabato 22 giugno, l’Università Ca’ Foscari sceglie di proporre un vero e proprio spettacolo e invita i Masbedo a presentare per la prima volta in assoluto una performance audiovisiva interamente eseguita dal vivo e i Marlene Kuntz a sonorizzare le azioni dei due video-artisti.
La scenografia della performance è stata pensata in modo da dare vita a un “palco laboratorio” sul quale, in un’azione congiunta, si confronteranno le creatività dei due gruppi, mescolando anche visivamente diverse forme di espressione.
Ca’ Foscari ha scelto il duo milanese anzitutto per la connotazione multidisciplinare che ha caratterizzato in questi anni il loro percorso artistico. Si tratta di un aspetto di assoluto interesse per un’università, come quella veneziana, che orienta sempre più le proprie attività in una prospettiva di integrazione tra diverse competenze e plurali ambiti di ricerca, anche per quanto riguarda l’offerta formativa. In secondo luogo per evidenziare nella concretezza di un evento questo sodalizio artistico, fino a ora esclusivamente virtuale.
La performance è totalmente inedita e sarà all’origine di un’opera video. L’opera, di fatto, si sviluppa costruendosi sotto lo sguardo dei visitatori, permettendo quindi a questi ultimi di essere testimoni di un processo creativo. Oggetti e fotografie accumulati su tavoli rappresentano un universo statico che prende vita grazie ai gesti, all’azione filmica e musicale degli artisti. Tale impostazione implica che gli artisti scelgano di affidarsi ai criteri dell’incertezza, uno dei tratti salienti della nostra contemporaneità, mettendo in scena il rischio e l’errore, elementi generalmente considerati disturbanti e antiestetici. Per quanto concerne l’aspetto musicale si passerà da momenti melodici ad altri più “noise”, alternati dai reading di evocazioni letterarie di Cristiano Godano. Ingresso gratuito.