Si svolge fino al 6 Novembre, al Museo Venanzo Crocetti di Roma, la mostra antologica dedicata a Marion Greenstone. Reduce dalla tappa veneziana a Palazzo Zenobio, l’esposizione porta ora nella capitale una selezione delle opere prodotte dall’artista statunitense nel corso della sua lunga e produttiva carriera. La Greenstone, scomparsa nel 2005, ha prodotto oltre cinquecento opere che rivelano il suo acuto senso del colore e della forma; pittrice estremamente prolifica, dopo aver attraversato l’informale e l’astratto ha sperimentato, negli anni Sessanta, assieme ai grandi artisti della Pop Art, per giungere infine al suo ultimo periodo, in cui si è cimentata con ampie tele liriche e con la tecnica del collage. Ciò che maggiormente colpisce nelle sue tele, qualunque ne sia il formato, è l’attenzione che irradiano e che appare all’osservatore come il segno di un intenso e immutabile impegno. I dipinti rivelano autorevolezza e, allo stesso tempo, danno sicurezza e conforto; sono allo stesso tempo eleganti, umili e illuminanti. La tappa romana della mostra si presenta in forma ridotta rispetto alla grande antologica di questa primavera a Venezia, ma si propone come ideale completamento dell’opera di raccolta critica di uno straordinario corpus sia astratto che figurativo.