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Maria Wasilewska. Reflections & Distortions

Il ciclo di mostre On Reflection, curate da Sabino Maria Frassà, direttore artistico di Cramum, negli spazi di Gaggenau Hub, si conclude con la personale dell’artista Maria Wasilewska. Con Reflections & Distortions l’artista presenta una serie di opere create per lo show-room in occasione del centenario dell’indipendenza della Polonia (14 novembre 1918-2018).

Per lo spazio di Corso Magenta a Milano, l’artista polacca dà forma a sei opere in legno e acciaio, due delle quali sono specchi che riflettono l’ambiente circostante ma non la nostra immagine. La concavità del materiale specchiante rende impossibile la visione ravvicinata del nostro riflesso, se non ribaltato o a notevole distanza.

Maria Wasilewska è nota per una ricerca sulla percezione sensoriale e spaziale, sviluppata attraverso opere site-specific in cui il pubblico partecipa attivamente.

Per questa esposizione – che si pone in continuità con la mostra Distortions tenutasi nel 2014 da Amy D Arte Spazio – l’artista analizza il periodo storico attuale e in particolare l’uso smodato di immagini distorte. La comunicazione di massa cela, dietro una facciata di rappresentanza, il deterioramento sociale in corso. L’utilità dell’arte in questo caso sta nel rappresentare la realtà attraverso un’opera; l’artista ci porta a meditare sul termine reflections, inteso non come riflesso dell’immagine di un osservatore, ma studio del contesto e del tempo in cui viviamo. Maria Wasilewska, nello specifico, racconta la sua Polonia, le cui condizioni di vita sono in netto miglioramento rispetto al passato, ma dove persiste una situazione inospitale a causa della condizione politica aggressiva e intollerante.

Le sue lamiere specchianti modificate da mano umana ci riflettono mutandoci in modo deforme, l’artista cerca quante più distorsioni e interferenze possibili, palesando un intento perturbante, distogliendo lo spettatore dall’intenzione di razionalizzare ciò che lo circonda.

La nostra immagine appare mostruosa, irriconoscibile, moltiplicata, ci spinge a ragionare su noi stessi e sul nostro ruolo nel mondo. Gli interrogativi a cui ci sottoponiamo in seguito alla fruizione delle opere, hanno convinto il curatore Sabino Maria Frassà a presentare la mostra come conclusione di un ciclo che ha offerto numerosi spunti e momenti di riflessione circa: «chi siamo, dove andiamo o dove non stiamo andando».

GAGGENAU DESIGNELEMENTI HUB 

Corso Magenta 2 – Milano – Lombardia

Fino al 13 gennaio 2019

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