1)
Ammazzare il tempo: con quali armi?
R. : Non ammazzo il tempo. Cerco di farlo mio: libri, arte, affetti, paesaggio, viaggi. Respiro l’aria che non tira.
2)
“Da qui all’eternità”: è un lungo viaggio, in quale stazione fermarsi?
R.: Dove ero, mi sono fermata. Mi fermo dove sono. Per vivere, fare, incontrare. Il desiderio mi trasporta. Qualche volta verso luoghi belli. Altre, finisce in niente.
3)
Scrive Montale: “…..L’attesa è lunga, il mio sogno di te non è finito”. Ma i sogni finiscono? O si interrompono?
R.: Chissà se inseguo i sogni o se i sogni mi inseguono.
4)
“Sarei inarrestabile se solo riuscissi a incominciare”: quali pronostici per il “quando”?
R.: Sono inarrestabile perché ogni giorno è un’alba coinvolgente: soleggiata o nebbiosa, non si sa. Apro la finestra, guardo. Necessità di muovermi. O di necessità devo muovermi.
5)
ieri, oggi, domani: un labirinto dove perdersi o ritrovarsi?
R.: Le scansie del tempo: vi prendo dimora, mi ci perdo, mi ci ritrovo. Con nostalgia , sempre, del futuro più che del passato. Il passato è così calmo in me da non suscitarmi rimpianti.
6)
Che cosa fischietti a tempo perso?
R.: La terza sinfonia di Brahms. Sul leggero, una canzone di Ugo Tognazzi e Gigi Cichellero: “La vita è fatta di piccole cose / piccole gioie che il cuore ti dà. /… Tu, forse, puoi scordare un grande amore / ma non potrai scordare un breve sì”. L’ho sentita e imparata quando la vita mi ha rubato adolescenza e gioventù, regalandomi in cambio la realtà.
7)
Un giornalista ha chiesto in una intervista a John Lennon: prevedi un tempo in cui andrai in pensione? Le leggende non vanno mai in pensione, o no?
R.: …quando non si è più, in ogni senso, forse, si mettono i piedi a riposo. Lennon vive nel mito e non va in pensione.
8)
Ogni “sabato del villaggio” allude a delle aspettative: quali sono le tue, quelle che reputi migliori?
R.: Aspettative che ieri erano sogni e oggi sono accanto/davanti/dentro me. Per viverci assieme e trovarne di nuove. Non è che sia una inguaribile ottimista, una ingenua Candide. Cerco di non farmi risucchiare dalla vita, che già risucchia per conto suo: perdite, sparizioni, fuga del tempo.
9)
Nell’Eclipse, dei Pink Floyd, il testo “it’s all dark” non prevede l’attesa di un’alba, di un lato illuminato della luna. E’ solo un’illusione?
R.: Eppure Artemide lì, sempre, con Endimione. L’illusione non manca, ci nutre. Se poi l’altro lato non si fa vedere, …l’illusione ricomincia a segnarci.
Maria Lenti